Seguendo i Kaledon sin dai loro esordi (e anche prima, avendoli conosciuti con i primi demo) ed essendo venuto a conoscenza della dipartita con lo storico singer Claudio Conti ammetto la mia preoccupazione per questo quinto capitolo della saga di "Legend of the Forgotten Reign" che, a fronte del cambio di voce, giocoforza avrebbe presentato anche uno stile un po' diverso rispetto al power metal a tutta birra dei primi quattro episodi, più incentrato su sonorità e riffs di scuola hard rock, meno velocità e più groove, abbandonando di fatto quei territori in cui i Kaledon, disco dopo disco, avevano dimostrato di saper crescere ed ottenere degli ottimi risultati, specialmente negli ultimi due lavori in studio.
D'altra parte proporre un clone di Conti stile sirena sarebbe probabilmente stato sbagliato, quindi largo al nuovo Marco Palazzi, un singer dalla voce piena, carismatica, graffiante il giusto, di sicuro valore e capacità: come si concilia tutto questo con il nuovo corso dei Kaledon?
"A New Man", un titolo che sembra una presentazione, ci introduce nella nuova direzione della band, un mid-tempos con tanto di tastiere hammond, molto ben costruito e di sicuro appeal che non tarda a stamparsi nella mente dell'ascoltatore dopo i primi secondi di smarrimento dovuto a tanto cambiamento; migliore opener non poteva essere scelta dato che l'album scorre interamente su queste coordinate, con qualche episodio leggermente più movimentato (leggi "Undeads Again" e "The End Of The Green Power", uno dei migliori brani del disco) ma mai sfociante interamente nel power metal a cui ci avevano abituato i nostri.
E così anche "A Flash in the Sky", tra interessanti giochi di tastiera ed un buon gusto melodico, prosegue nel suo mood rockeggiante, prima di lasciare il campo alla powerosa, questa sì, strumentale "Great Mighty Light", uno dei pochissimi episodi in cui i Kaledon sembrano vagamente guardare indietro al loro passato.
Come da sempre ci ha abituato, la band capitolina lascia in fondo le frecce migliori, con "The God Beyond The Man" (da cui è stato tratto anche un video), protagonista di un ottimo inizio pianistico/tastieristico e di sicuro il brano migliore dell'intero lavoro, epico, solenne ed in cui Marco Palazzi esprime al meglio il proprio potenziale con una grande prova vocale, di personalità e valore.
La chiusura è affidata a "Return To Kaledon" che conclude questo "Legend of the Forgotten Reign - Chapter 5: A New Era Begins", un album che si contraddistingue per questa svolta stilistica dei Kaledon, ma anche per una maturazione ulteriore che la band ha compiuto, non solo a livello tecnico ma anche e soprattutto a livello compositivo, con un gran gusto per le melodie e per gli assoli.
Certo, i fans della band di vecchia data potrebbero faticare a seguire i Kaledon in questo cambio di direzione non indifferente, tuttavia c'è da apprezzare il coraggio e la capacità dimostrate in questa occasione: resta da vedere quale sarà il futuro della band, aperta a nuove evoluzioni o decisa a proseguire su questa strada. In ogni caso i complimenti e gli in bocca al lupo del caso sono d'obbligo.