Nonostante il moniker “colorito” i piacentini Deportivo La Bonissima fanno tremendamente sul serio col loro metalcore incazzato e dai tratti brutali. “Gigante” è il loro secondo disco, dopo “Illusioni Imposte” del 2005, e si compone di ben 13 tracce durante le quali, in una sorta di refrain ossessivo, la band, ed in particolare il singer Davide Tosoni, urlano tutta la loro rabbia.
Rabbia che spesso è l’unico veicolo per i testi della band, quasi mai banali e, anzi, sovente impegnati. Basti citare pezzi come “Il Gigante Dai Piedi Di Cristallo” o “Il Macaco Julian”. Tuttavia la band ha opportunamente inserito brevi e sporadiche composizioni a spezzare l’assalto brutale, come “Lo Specchio” o i “Puri D’Atlas”. Uno degli episodi più riusciti del disco è la canzone “Una Crisi Qualunque”, che vede alla voce Claudia Nicastro la quale, con la sua bravura, dona un mood diverso alla composizione, sebbene non manchino le urla del singer maschile..
Tuttavia, passando ad un’analisi più critica del disco, ci si rende conto che dal punto di vista compositivo il disco è un po’ povero, essendo un bel po’ ripetitivo, tutto basato sull’alternanza tra le vocals brutali e quelle pulite, più melodiche. La sensazione è che la band non si sforzi poi tanto nel cercare di variare la propria proposta, nascondendo le crepe del proprio sound dietro la veemenza di certe sfuriate e dietro una produzione pulita e potente. Il che va bene per un po’, ma alla lunga stanca, anche perché il disco non è propriamente corto.
Il risultato finale è un prodotto un po’ anonimo, anche se non assolutamente da buttare, ma che tuttavia non permette alla band, a mio modesto modo di vedere, di emergere nel panorama nostrano.
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