L'annuncio del ritorno sulle scene dei mitici
Terrorizer in questo 2012 appena iniziato è sicuramente una delle notizie più importanti per quel che riguarda la compagine più estrema del metal. Per questo noi di
Metal.it abbiamo deciso per l'occasione di rispolverare quella che è l'opera prima ed il capolavoro indiscusso della band americana, ovvero
"World Downfall" uscito nel
1989 su
Earache Records.
I
Napalm Death di
"Scum" avevano ormai aperto la strada per un nuovo modo di intendere il metal estremo e in molti ben presto decisero di seguire le loro orme, in una ricerca disperata di suonare sempre più veloci e senza compromessi. In realtà ai tempi delle registrazioni del discoi Terrorizer erano ormai già sciolti, con
Pete Sandoval passato nelle fila dei Morbid Angel, ma le pressioni di Shane Embury dei Napalm Death presso
Digby Pearson (capo della Earache Records, che ai tempi si stava imponendo come etichetta di punta del metal estremo) lo convinsero a produrre il disco. Poichè nel 1989 Sandoval era impegnato nelle registrazioni dell'album di debutto dei Morbid Angel "Altars Of Madness",
Jesse Pintando e
Oscar Garcia lo raggiunsero in Florida, nei Morrisound Studios dove la band di David Vincent stava registrando sotto l'occhio vigile del produttore Scott Burns per dare vita ad uno degli album più belli ed influenti del movimento death/grind. Poichè Alfred Estrada al tempo era in prigione, fu lo stesso
David Vincent ad occuparsi delle parti di basso. Il risultato di tutto questo è "World Downfall", una miscela di death metal e grindcore sparata in faccia all'ascoltatore, condita da quel pizzico di groove tipicamente floridiano che ememrge in pezzi come l'opener "After World Obliteration", "Fear Of Napalm", "Dead Shall Rise" o "Enslaved By Propaganda". Incredibile per pulizia, precisione, fantasia e tecnica la prova dietro le pelli di Pete Sandoval, la cui bravura era nota a Vincent già dai tempi dei primissimi demo dei Terrorizer e che spinsero il bassista dei Morbid Angel a contattare il batterista per portarlo nella propria band, nonostante abitasse sull'altro versante del continente americano. Inutile stilare una qualsiasi graduatoria dei pezzi, "World Downfall" è in breve un classico del metal estremo e come tale va amato, osannato ed apprezzato nella sua totalità e che vede in "Fear Of Napalm", "Dead Shall Rise", "World Downfall" e "After World Obliteration" i suoi brani più famosi.
The dead shall rise from their graves to destroy all mankind...
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