"Doomsday for the Deceiver" mi aveva letteralmente folgorato: un grandissimo album che aveva aperto ai
Flotsam & Jetsam le porte della scena metal. Peccato che nel prosieguo non siano stati capaci a capitalizzarne tutti i buoni auspici, andando avanti tra qualche pausa ed episodi discografici altalenanti. Chissà se la colpa è da addebitare alla perdita di Jason Newsted (peraltro uno dei principali compositori), dal venire etichettati come l'ex band del nuovo bassista dei Metallica, oppure se semplicemente non sono stati in grado di replicare tutte quelle cose buone che la formazione statunitense (dall'Arizona) aveva fatto intravedere.
Non per niente questo Live DVD, registrato al MetalMania Festival in Katowice (Polonia) nel Marzo del 2008, prende il via sulle note della storica "Hammerhead", presente sull'album d'esordio, dal quale ritroviamo anche una stupenda e sempre emozionante "Doomsday for the Deceiver", che mostra chiaramente lo stile del gruppo: un thrash veloce e ritmicamente ben scandito che è tuttavia caratterizzato dalla voce alta e stridente di Eric A.K e sopratutto dal riffing fluente ed incalzante delle chitarre di Ed Carlson, da sempre anima del gruppo, e di Mark Simpson, entrato nei Flots al posto di Michael Gilbert all'epoca di "Unnatural Selection" (1999).
A ruota ecco "Me" (da "Drift", 1995), la furiosa "The Master Sleeps" (da "When the Storm Comes Down", 1990) ed una scandita "Swatting at Flies" (da "Cuatro", 1992), che accompagnano a quello che è il momento più esaltante del concerto: l'esecuzione del trittico composto da "No Place for Disgrace", della già citata "Doomsday for the Deceiver" e da "Hard on You", stupendo esempio di Thrash ottantiano. Un ottimo audio ed una buona regia ci permettono di godere dell'eccellente prestazione della band on stage e ci portano poi a sorpresa ad una cover, "Fork Boy" (dei Lard e già inclusa su "High", 1997), omaggio allo scomparso Jeff Ward, fratello di Jason.
Tra i brani inclusi sul DVD non ci sono estratti dei loro album più recenti: "Unnatural Selection", "My God", e l'ultimo "Dreams of Death", uscito nel 2005, credo più per scelta della etal Mind che dei Flots, spazio quindi a "Never to Reveal" (ancora da "Cuatro"), alle melodie di "Escape from Within" ed alle stilettate di "I Live You Die" (entrambe dal troppo spesso sottovalutato "No Place for Disgrace") ed infine a "Smoked Out" (da "Drift") che chiude il concerto.
Che vi siano, oppure no, mai piaciuti i Flotsam & Jetsam, "Once in a Deathtime" è una buona occasione per ri-scoprirli in piena forma. Perlomeno sul palco.
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