Giunti al sesto album, gli svizzeri Paganini si fanno risentire dopo 3 anni, con “Medicine Man” album ricco di atmosfere rock pacate ma determinate, non violente non ruvide ma sicuramente di buon effetto.
Devo confessare che non ho mai considerato la Svizzera un paese dalla tradizione rock e in grado di sfornare talenti in grado di scalare le vette della discografia mondiale, ma via via che ascolto il lavoro dei Paganini ne resto sempre più piacevolmente meravigliato.
Il sound che “Madicine Man” ci propone è una efficace commistione che spazia tra le band più famose nell’ambito del Rock, quali AC/CD, ZZ Top, Motorhead, Motley Crue e Scorpions… senza dimenticare i veri classici come Led Zeppelin e Deep Purple… ma con la peculiartià di aver preso da tutti il “lato buono”.
La title track, che apre il cd, è un gradevole blues-rock, che pur partendo un po’ sottotono ci regala poco dopo le giuste soddisfazioni; tutto l’album risulta gradevole e moto orecchiabile.
Solo sugli ultimi brani il CD si arrabbia un pochino ma senza esagerare, anche perché avete mai visto uno svizzero arrabbiato?
La voce e lo stile di Marc Paganini fa venire in mente un mix tra Sixx (Motley Crue), Johnson ( AC/DC) e di Meine (Scorpions); tutti gli altri elementi della band fanno da perfetta cornice al sound determinato del rock con una notevole “dolcezza” che traspare in tutte le 10 canzoni (le track sul CD sono in realtà 11 ma l’ultima è un remix estende version).
Tecnicamente l’abum è ineccepibile: suonato bene e mixato ottimamente da una produzione che evidentemente sa il fatto suo.
In conclusione, se non avete mai avuto l’occasione di ascoltare i Paganini, Medicine Man è un lavoro al quale dovreste dare un po’ di attenzione.