Avevo lasciato Davide Fontanel alle prese con l’intrigante prog-metal dal misterioso concept “marinaresco” del progetto Quill Pen e lo ritrovo oggi impegnato in questa nuova esperienza all’insegna di un hard rock assai volubile, capace di coagulare elementi tipici del genere, l’enfasi dell’heavy più “teatrale” (i Savatage vengono citati tra i principali numi tutelari della band) e addirittura bagliori d’inquietudini sonore dall’evidente retaggio Tool-iano.
Il risultato finale è parecchio godibile, piace la maniera in cui “tradizione” e (un pizzico di) “modernità” flirtano tra loro senza stridere, amalgamate con buon gusto e forza espressiva, condite da una fascinosa vena caliginosa e malinconica che traspare un po’ da tutte le composizioni.
“Beautiful butterfly” (linea melodica istantanea e coinvolgente), “Cocktail” (l’insegnamento impartito da Maynard & C. si fonde con il temperamento del quartetto veneto, per un numero ad elevato coefficiente emozionale) e “Electric lights” (molto apprezzato il flavour seventies che alimenta il brano) mi sembrano i momenti meglio congeniati del dischetto, ma anche la maggiore ortodossia “metallica” di “Arual” e l’interpretazione drammatica esibita nella conclusiva “Just a dream” non spiacciono affatto, in un contesto complessivo che ratifica i Real Illusion come un promettente act dalle buone prerogative strumentali e dalle notevoli capacità di scrittura.
Se quello che stavate cercando, parafrasando l’enigmatico titolo del Cd (il quale prevede anche una sobria e tuttavia funzionale sezione multimediale), è un gruppo talentuoso e preparato, credibile nella difficile arte della “contaminazione” senza esuberanze, chissà che non troviate proprio quello di cui avevate bisogno tra i solchi digitali di questo “What are you looking for?”.
Contatti:
real-illusion@libero.it
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