Sempre più ambiziosi, i tedeschi
Bonfire. Prima, in maniera abbastanza sorprendente, decidono di affrontare l’oneroso impegno di una “Rock Opera” (ispirandosi alla “Die Rauber” di Friedrich Schiller) e oggi addirittura di pubblicare un doppio Dvd contenente sia la rappresentazione teatrale vera e propria della suddetta “The Rauber”, sia una sorta d’estrazione rimaneggiata in forma di video della stessa.
Insomma, i veterani del class metal europeo hanno fatto davvero le cose in grande, con un prodotto curato nei minimi dettagli, professionale nella regia e pregevole nella resa sonora (audio in Dolby 5.1) e sono convinto che la Live Theatre Performance, interpretata da un nutrito cast d’attori (appartenenti alla compagnia del teatro di Ingolstadt) sarebbe stata presumibilmente davvero avvincente, se solo avessi capito una parola di quei dialoghi tanto intensi, quanto, almeno per me, assolutamente incomprensibili.
La vicenda si dipana, infatti, utilizzando la lingua teutonica e la mancanza dei sottotitoli (non dico in italiano, ma almeno in inglese!) limita pesantemente il valore aggiunto di una così appassionata messa in scena.
La visione, in questo modo, si riduce ad un continuo e perfettamente inutile tentativo di afferrare i contenuti della recitazione, nell’attesa che dei Bonfire in ottima forma riguadagnino la scena e (talvolta con il contributo degli attori stessi) ci allietino con la musica di “The Rauber”, dal sottoscritto già analizzata in sede di disamina dell’omonimo Cd.
Per evitare questo improduttivo sforzo, ci si può però affidare, come anticipato, al secondo dischetto versatile, una specie di riduzione in versione clip e priva di recitato dello show, ma sinceramente non credo che questo pur complessivamente abbastanza godibile filmato, completato da servizi televisivi dedicati all’evento, un tipico “dietro le quinte” (anch’essi, tra l’altro, per le stesse ragioni appena espresse, ugualmente indecifrabili!) e dal nuovo video del classico “You make me feel”, da soli siano sufficienti a legittimare un esborso economico (tanto più in questi momenti di altalenante situazione economica!) verosimilmente non proprio banale.
In conclusione, non posso che confermare appieno il giudizio già espresso in passato su quest’impegnativa sfida musicale che i Bonfire, dopo quasi trent’anni d’onorata carriera, hanno saputo fronteggiare con audacia e qualità, tuttavia sono costretto anche a rammaricarmi per un prodotto purtroppo (a meno che si tratti di un problema esclusivamente “promozionale”) indirizzato in pratica solamente ai fans più completisti e ai “tedescofoni”.
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