Quello che poteva sembrare un progetto estemporaneo, sta invece mettendo solide radici su cui svilupparsi. Sebbene a livello di line-up le cose non siano cambiate rispetto al precedente "Demo 2007", ora i The Famous X, anche senza il supporto di una casa discografica, danno vita al loro album d'esordio: "Deal with the Devil". Perno del gruppo è sempre il chitarrista Stefano Droetto, una lunga carriera (che spero abbia un prosieguo…) negli Highlord, nuovamente affiancato dal cantante Andrea Marchisio (vocalist nei Desdemona e nei già citati Highlord). Tutti gli episodi presenti sul precedente demo vengono rispolverati per l'occasione, che vede il sound dei The Famous X mantenersi su quelle stesse coordinate musicali: un energico Hard Rock, dai discreti spunti melodici ma anche metallici.
Dopo la breve introduzione strumentale "Electrifired" (giusto per dare visibilità alla sei corde di Droetto), "To Be a Zero" e "Rock & Pose" allacciano forti legami con la NWOBHM e con sonorità spiccatamente eighties, anche se con un tocco melodico più evidente ed attuale, evidente sia nei refrain sia nel guitarwork. "Fury Road" è comunque un passo avanti, meno svagata e con un taglio più drammatico, su cui Andrea Marchisio conferma di avere una bella voce e di essere un ottimo cantante, anche se in certi passaggi dovrebbe "sporcare" maggiormente la propria voce, come, ad esempio, ben gli riesce sulla ruvida "U.H.T.".
"I Am Rock! (Deal with the Devil)" rinnova poi il tributo agli anni ottanta, anche se in maniera meno originale di altre canzoni, prima di lasciare spazio ai tre estratti del primo demo della band. Lo strumentale "A Perfect Fiasco" (altro piccolo momento di gloria per Sted), lascia prima spazio all'accattivante "The Famous X" e poi alla più metallica e robusta "Bullet Time".
Chiude il tutto la cover di "Pegasus Fantasy", sigla originale dell'anime "Cavalieri dello Zodiaco", qui trasformata in un pezzo spiccatamente Power Metal, un po' fuori dal contesto musicale di "Deal With The Devil", episodio comunque divertente e sicuramente più vicino al repertorio dei primi Highlord.
Bella, e gradita conferma, ora i The Famous X devono solo evolversi in una vera e propria band per poter ambire a qualcosa in più.