Ecco, finalmente, un progetto ambizioso quanto originale: suonare metal progressive strumentale, in due, e riuscire a trasmettere un messaggio chiaro e preciso: far proseliti tra le donne, affermando la superiorità del maschio sulla femmina, e usando il metal come
medium ideale per
"baccagliare", come i due toscanacci autori del qui presente
What women can't live without fieramente affermano!
Stiamo scherzando, dite? E allora, andate a leggervi il booklet di questo primo cd (che data la lunghezza è più un ottimo demo) di questi folli ma bravissimi musicisti: scoprirete un mondo fatto di citazioni dai film più disparati, da "L'armata delle tenebre" ai capolavori di Moana Pozzi, per arrivare alle frasi più celebri di Antonella Clerici! Tutto in nome di un'idea ben precisa, e qui mi preme citare letteralmente:
-conoscere biblicamente un numero indefinito potenzialmente illimitato di donne compiacenti [...]
- contrastare la preoccupante ondata di emancipazione femminile [...]
- omaggiare film, serie televisive e web-videos [...]
eccetera eccetera.
Se, poi, oltre alla goliardata, volete anche ascoltarlo, sto benedetto disco, vi troverete sei tracce di metal/prog strumentale suonate e prodotte come dio comanda, nelle quali possiamo scorgere echi neanche troppo lontani di Dream Theater e tutto il prog metal strumentale più moderno, Derek Sherinian e Ayreon in primis. Il duo ha veramente le carte in regola, ed anche l'esperienza in diverse bands fa sicuramente la sua parte. La prossima mossa sarebbe quella di mettere da parte certe velleità da "Amici miei", e tirar su una band vera e propria, visto che le idee, e i mezzi tecnici, non mancano di certo.
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