Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2008
Durata:43 min.
Etichetta:Vibrant Records
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. NAKED ON THE DANCE FLOOR
  2. GO SISTER GO
  3. TIME IS RUNNING OUT
  4. 1984 (NANNY NATION)
  5. QUEEN OF COOL
  6. START THE RUPT
  7. WHEN SHE COMES
  8. AVALINE
  9. IF IT DON'T FEEL GOOD
  10. BISHOPS GATE
  11. BEACH BAR
  12. NEW SKIN

Line up

  • Donny Tourette: vocals
  • Dirk Tourette: guitar
  • Tommy Brunette: bass

Voto medio utenti

I Towers Of London, dopo la positiva impressione suscitata dal loro irruento esordio "Blood Sweat & Towers", tornano con un nuovo album e una nuova line-up (quest'ultima ancora da definire).
Per chi ha apprezzato il primo disco, l'ascolto di questo nuovo lavoro potrebbe risultare decisamente ostico, almeno per quanto riguarda la prima metà: "Fizzy Pop" è infatti idealmente diviso in due parti distinte, la prima sperimentale e dal sound moderno, la seconda più ancorata al passato. Facendo un parallelo coi vecchi dischi in vinile, si può dire che la "side A" di questo album è volutamente (per ammissione della stessa band) diversa dalla "side B".
Fa sorridere ascoltare un disco come questo da parte dello stesso gruppo che solo due anni fa urlava "kill the pop scene", ma tant'è, i ragazzi evidentemente hanno voluto esplorare sonorità diverse e il risultato è in alcuni casi eccellente, in altri mediocre.
Già dalle prime note di "Naked On The Dancefloor" si nota il cambiamento: inizio ovattato, tempo cadenzato e una melodia facile facile fanno da fondamenta per una canzone molto carina ma anche molto più vicina al pop che non al punk rock degli esordi.
Discorso simile per "Go Sister Go", in cui avverto echi dei Muse ma che si rivela alla fine un gran pezzo, ruffiano al punto giusto e dotato di un ritornello diabolicamente sinuoso, che non vi toglierete dalla testa per un bel po'.
Abbiamo citato i Muse e manco a farlo apposta, il brano successivo si chiama "Time Is Running Out"! Per fortuna però, anche in questo caso la formula funziona abbastanza, con tastiere, effetti elettronici e un'atmosfera tutto sommato convincente, anche se non c'entra praticamente nulla con i Towers Of London del 2006.
Arriviamo a "1984 (Nanny Nation) e qui la sperimentazione ottiene il risultato migliore: un brano ottimo, dal sapore apocalittico, in cui una martellante sezione ritmica accompagna un cantato vigoroso e un refrain davvero efficace.
Se "Queen Of Cool" lascia ben poco il segno, è "Start The Rupt" a ridarci almeno in parte i Towers come li avevamo conosciuti: finalmente un riff bello distorto e aggressivo, che ancora una volta combatte con voce filtrata e rallentamenti, ma che riporta l'album su binari più consoni.
Con i riferimenti ai Ramones della settima traccia, "When She Comes", il processo è completo e da qui in poi il disco sembra davvero un lavoro dei Towers Of London.
Buone anche "Avaline" e "If It Don't Feel Good", mentre "Bishop's Gate" pare uno scherzo, con la sua divertente fusione fra punk e ritmiche disco.
"Beach Bar" fa fede al titolo grazie ad un'atmosfera scanzonata e il coro che recita letteralmente "give me alcohol"!
Chiude "New Skin", una ballad acustica e malinconica nella quale aleggiano i fantasmi dei Beatles, non male ma nemmeno memorabile.
In definitiva "Fizzy Pop" non è un disco malvagio, alcune canzoni funzionano molto bene, ma la domanda che tutti i fans del gruppo si porranno è: "che fine ha fatto la schiettetzza, l'energia e la rabbia del primo album?". Non è dato sapersi, ma spero soltanto che i Towers Of London non facciano la fine di tanti altri loro colleghi, persuasi dal Dio Denaro ad ammorbidire eccessivamente il loro sound.
Recensione a cura di Michele 'Freeagle' Marando

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