I Bring Me The Horizon sono tutto ciò che non ti aspetti. Sono una delle band più seguite sul web e ahimè una delle più criticate. Questo è dovuto sicuramente al modo in cui si presentano, dato che se non avessero le frange e i pantaloni attillati ma capelli fino al sedere e lunghe barbe, probabilmente sarebbero completamente rivalutati. Dunque se sei un metallaro tradizionalista che non può nemmeno sentir parlare di novità questa non è roba per te. Il 1 aprile 2013 esce Sempiternal, ultimo album della band inglese e probabilmente quello con il successo commerciale più grande. Ma se vogliamo davvero capire questi cinque ragazzi di Sheffield occorre fare un salto indietro e tornare alle loro origini. Parliamo di Count Your Blessings, il loro primo album ufficiale e probabilmente quello meno conosciuto. La prima cosa che ci viene in mente quando gli diamo un occhiata è che è evidentemente un album molto diverso da quelli successivi che la band ha rilasciato. Il genere è molto più duro e aggressivo, puro Deathcore interpretato da ragazzini a cui importa solo di divertirsi. Il buon Oliver Sykes, cantante dei Bring, sfodera qui tutte le sue più incredibili capacità canore, le quali passano da un acuto scream ad un potente growl, con tanto di parti parlate e pig squeal (cosa che col tempo ha decisamente perso, visto il grande calo di qualità della sua voce nei successivi lavori). Per quanto riguarda la parte musicale a meno che non siate di parte dovrete per forza ammettere che è davvero ben fatta. Virtuosismi musicali (riff veloci, doppio pedale rapidissimo, assoli) che purtroppo non verranno mai più riproposti nella loro carriera musicale (al punto che nessuna canzone di quest'album viene più riproposta in live) Ma andiamo ad analizzare canzone per canzone: 1 - Count Your Blessings si apre con la più celebre canzone del gruppo, PRAY FOR PLAGUES, sicuramente la più rappresentativa dell'album. I giovincelli ci fanno subito capire che non scherzano e che suonano molto diversamente da come appaiono. Quello che gli interessa è solo pestare come dei dannati e dare sfogo a tutta la cattiveria che possiedono, creando un pezzo veloce, potente e davvero tecnico. I testi sono spinti e cattivi (nonostante qualcuno si ostini a dire che sembrano emo). 2 - Segue TELL SLATER NOT TO WASH HIS DICK, un pezzo incredibilmente veloce, con un intro che ricorda alla lontana un riff alla Slayer. Probabilmente è il pezzo più veloce dell'album e nonostante non possieda assoli sfodera un energico breakdown da rompere tutti i vetri nei paraggi. 3 - La terza traccia, molto particolare, si intitola FOR STEVIE WONDER'S EYES ONLY, nella quale i Bring ci confermano la loro indole nel trovare titoli sempre più esilaranti e provocatori. Il sound è molto particolare e l'intreccio complesso la rende uno dei pezzi più studiati in assoluto, con un testo a dir poco spietato. 4 - A LOT LIKE VEGAS è una traccia corta, ma intensa. Nonostante duri poco sembra proprio avere tutto quello che serve e posso assicurare che non stufa affatto (notevole l'assolo). 5 - Dopo viene BLACK AND BLUE, il pezzo più criticato dell'album, poichè mette in luce la giovane inesperienza della band, che ricerca insistentemente (starà a voi decidere se troppo) il breakdown spaccatutto. Ad ogni modo è una delle mie preferite, dato il potentissimo assolo e i riff fantastici. 6 - Arriva ora SLOW DANCE che se vogliamo dirlo in parole è una sorta di presentazione della band. In essa c'è riassunto tutto l'album, che purtroppo si ripete in molte cose e pecca in originalità, ma resta una canzone pestata e divertente (se siete dei t-rex andrà molto bene per ballare un lento con la vostra innamorata). 7 - LIQUOR & LOVE LOST, che in passato prese il nome di Dragon Slaying è uno dei pezzi più antichi della band, in cui il chitarrista Lee Malia mette in evidenza tutte le sue capacità in 2minuti e mezzo di delirio. Nonostante l'assolo (bellissimo) rimane comunque un poco ripetitiva. 8 - Ora si parla di (I USED TO MAKE OUT WITH) MEDUSA, la canzone più brutale di tutto l'album, primato davvero difficile da detenere, visto il sound spintissimo delle canzoni. Eppure ci riesce, e senza risultare affatto stonata. Grandi breakdown, assoli, batteria potente, eeeeeee Pig Squeal, per chi ama il genere! 9 - Con la traccia nove i Bring ci stupiscono, dato che non ha niente a che fare con tutte le altre. FIFTEEN FATHOMS COUNTING è un pezzo acustico, molto dolce e sentimentale, che però una volta ascoltato un po' di volte si rivela inserirsi alla perfezione nell'album. 10 - Il tutto non poteva che finire con OFF THE HEEZAY, altra canzone alquanto spinta in cui i ragazzi ci dimostrano una volta per tutte che le palle le hanno, e anche grandi! La parte più divertente è senza dubbio il breakdown con tanto di Gin Gin Gin, dimostrazione che anche la musica cattiva può essere presa sullo scherzo! In conclusione l'album si dimostra giovane e con molte cose che potevano essere curate meglio, a partire dall'originalità, ma ad ogni modo potente, incisivo e divertente. Un grande album! Paragonabile al Sempiternal del 2013, che nonostante abbia un sound molto più leggero è il loro album migliore insieme a Count Your Blessings! Sperando di non essere stato troppo di parte, arrivederci a tutti! :)