Giungono al secondo disco anche i Danesi Fairytale Abuse e lo fanno con un album intitolato Perversions Of Angel VI che mette bene in mostra quelle che sono le intenzioni della band, suonare del potente e malefico Black Metal melodico. Pur avendo però le idee chiare la sensazione che tutto suoni molto derivato e plastificato è purtroppo forte, partendo dagli arrangiamenti che vanno a prendere ogni tanto dai soliti e blasonati Dimmu Borgir, Cradle Of Filth e compagnia bella. Questi ragazzi ce la mettono tutta e alla lunga è impossibile negare che qualcosa di buono la fanno emergere, e mi riferisco a delle canzoni comunque sia potenti e ben strutturare. Si possono prendere come esempi Fall Of The Icon, The Interdiction Of Obscurity e A Phenomenons Rage - The Burden (ringrazio di cuore) tutte ovviamente poste in apertura, brani scorrevoli e con un buon senso della melodia. Le capacità tecniche dei componenti sono fuori discussione, come non si possono muovere nemmeno critiche ad una produzione mai troppo leccata che mette in primo piano l'anima bestiale e istintiva dei Fairytale Abuse. La strada verso la maturità è sempre molto lunga e faticosa ma è l'unica via possibile per costruirsi una solida reputazione stilistica in un mondo, come quello della musica, decisamente inflazionato. Di questo dovranno tenerne conto per il futuro.
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