Winter Of Sin... già il nome fa immaginare a qualcosa di molto tradizionale, poi quando si inserisce il cd nel lettore allora è tutto più "chiaro". Ogni tanto non sapete quanto possa farmi piacere calarmi in queste putride manifestazioni fatte di sano Black Metal, soprattutto quando il gruppo in questione non possiede alcuna pretesa di rivoluzionare chissà che cosa, qui c'è solo il piacere di suonare più classici possibili, ovviamente facendo le cose per bene, mica stiamo a pettinare le bambole qui. Tornando a parlare di questi Olandesi Winter Of Sin fa piacere notare come al terzo disco la band sia completamente padrona dei propri mezzi, e lo fa esprimendosi con un Black Metal veloce e tagliente, ma dai riffs allo stesso tempo melodici e scorrevoli, con quelle melodie vagamente malinconiche che fanno molto made in Finland. Come già detto ad inizio recensione qui lo spazio per l'evoluzione è negato a priori, e quindi ben vengano canzoni come All Life Will End Here, Spervuur e ci metto anche Into Oblivion, perchè sono semplici e dirette, basate su una concezione molto efficace del Black Metal. Ho avuto occasione di ascoltare anche il secondo disco di questi ragazzi, e posso quindi confermarvi come piano piano si stiano creando un trademark sempre più solido. Razernij è un album che potrebbe fare felici molti appassionati del Metallo Nero.
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