NCS direbbero a Milano, o in non so quale parte del nord Italia.
"Non ci siamo" per tutti gli altri, è un ottimo incipit per il giudizio su questi statunitensi (di Orlando per la precisione)
Devil's Gift, capitanati da tale
Lennon Murphy, signorina a quanto pare "famosa" per altri suoi progetti musicali che con questo nuovo gruppo si è oggi buttata anche nel panorama "metal".
Le virgolette sono d'uopo in quanto le componenti per una band-bluff ci sono tutte: una ragazza alle vocals, un bel mix di gothic, heavy, modern metal con l'aggravante di essere una band statunitense, ovvero il regno delle mode: cosa poteva uscire fuori se non un album che sotto la superficie nasconde il nulla più totale?
Composizioni suonate bene ma nulla più, assai scialbe, senza mordente, strillate ma non convincenti e perlopiù decisamente immature.
Unici punti a favore della band il fatto di non basarsi unicamente sui gorgheggi delicati della sua singer, che invece urla parecchio, e quello di non piazzare in copertina, come ormai fanno tutti (vedi
UnSun o
In This Moment tanto per citarne un paio), delle forme femminili in bella evidenza ma questo forse in quanto la sig.na Lennon non è propriamente una ragazza immagine.
Per il resto trattasi di disco decisamente da dimenticare: il metal, anche se il business serpeggia ormai sempre più, è una cosa seria ed un ritornellino al posto giusto almeno qui non assicura la promozione.
Tornare ai ragazzini dementi della pop music potrebbe essere un'ottima idea.
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