Si appresta a diventare disco d'oro in Australia dopo aver stazionato per lungo tempo nelle vette alte delle charts (già due singoli estratti) questo secondo lavoro della band di Broni prodotto in California da Sylvia Massi (Tool, Red Hot Chili Pepper) in perfetta sintonia con il trend heavy rock moderno ed alternativo tipico del filone post grunge fatto di suoni elettronici, melodie corali a più voci, atmosfere cupe e rabbiose, strati di synth e sonorità ambient. Per niente simili a Tool e System of a Down (ai quali vengono spesso paragonati), i
Cog hanno uno stile molto personale e distinto che regge bene anche nei 9 minuti di "No other way" (il brano più lungo del cd), linee melodiche vincenti e di non facile presa al primo ascolto, impasti corali di grande impatto, ritmiche in linea con testi che trattano temi sociali e politici della società contemporanea e una rabbia diversa e più ragionata di quella espressa dai gruppi nu metal che può traghettarli anche verso i fans di un pubblico meno giovane (Pearl Jam). Un disco di rock moderno molto valido, complesso e ben curato in fase di produzione, resta però da vedere se il loro successo sia destinato al solo territorio nazionale (dopo un lungo tour, nel gennaio 2009 faranno da supporto a Neil Young in un festival australiano).
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