Gli olandesi
Dark Intentions giungono al debutto sulla lunga distanza, dopo un demo ed un minicd, con questo “Destined To Burn”.
Il disco consta di 28 minuti votati all’aggressività e all’assalto indiscriminato dei nostri padiglioni auricolari, torturati con un thrashcore certamente non innovativo, ma di sicuro impatto.
I pezzi sono tutti brevi, quasi mai arrivano ai tre minuti, ma si ha sempre la sensazione che durino di più, dovuta al fatto che la band sa raggiungere livelli di intensità, e densità del suono, notevoli.
Le coordinate stilistiche vanno dagli Slayer agli Hatebreed, passando per gli svedesi Refused.
Bisogna dire che, pur durando il disco meno di mezzora, il senso di noia incombe, perché la band non cerca mai, non solo, di mitigare l’assalto sonico, ma nemmeno di variarlo.
L’unica canzone che, oltre all’aggressività, esprime anche dinamismo sonoro è “Untouched”, due minuti e mezzo di sfuriata thrash metal dei bei tempi che furono, quasi “kreatoriana”.
Per il resto le canzoni non offrono molto di più di quanto detto sopra, ma hanno, tuttavia, il pregio di non cedere alle trendy lusinghe di certo metalcore, iperprodotto, che strizza l’occhio allo swedish death.
Diciamo pure che se avete voglia di spaccarvi le ossa in un pogo sfrenato, non c’è niente di meglio di questo disco. Credo che a molti voi questo basti.
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