Già incrociati ai tempi di "Sterbender Satyr", uscito nel 2006 (nel frattempo è uscito anche "Frühe Werke"), gli
Orplid approdano nuovamente alle rive di Eutk, sulle onde di quel neofolk che questo progetto tedesco professa ormai da anni.
"Greifenherz" è utile per ricordarci che c'è dell'altro oltre al Metal, nel caso un sound freddo ed allo stesso tempo ricco di momenti suggestivi ("Schwertgesang", "Schlaf Im Mohn", l’acustica "Falken-Eid II"), a base di ritmi marziali ("Luzifer", "Myrmidonenklage"), effetti sintetici ed elettronici, influssi vicini alla New Wave più sperimentale ("Totenesche", "Der Anarchist"). Composizioni cantate (più spesso declamate) in tedesco, quello che, a mio parere, rimane sempre l'idioma maggiormente indicato per siffatte trame musicali. Il tutto è stato nuovamente curato dal duo Uwe Nolte, che si occupa dei testi e dell'aspetto visuale, e Frank Machau, con quest’ultimo a prendersi cura della parte musicale e delle vocals, alle quali contribuisce anche Sandra Fink sulle già citate "Totenesche" e "Falken-Eid II", ma pure "Traum Von Blashyrkh".
"Gereifenherz" è più freddo, e forse anche per questo meno immediato di quanto si era rivelato "Sterbender Satyr", ma tocca corde che solitamente rifuggono dalle bordate metalliche.
Quale sia l'effetto, però non ve lo so garantire.
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