Dopo aver vagato per anni nei meandri dell'underground anche i nostrani
Last Minute To Jaffna riescono a trovare uno straccio di contratto discografico per esporre le loro devianti idee in fatto di Doom Metal, Post-Hardcore e successive alienanti e disarmoniche visioni sonore. Non scherzo se vi dico che questo esordio intitolato Volume I non è una passeggiata di salute, è spesso (per non dire sempre) contorto, angosciante e lento nel suo scorrere imponente. Le cinque canzoni sono tutte estremamente lunghe ed è anche inutile che tentiate di capire per quale motivo nei titoli i numeri Romani non sono in ordine, è gente malata questa! Chi di voi ama passare ore immerso in un agolo buio della stanza ad ascoltare gli Earth, i Sunn 0))) oppure i Neurosis troverà qui dentro pane per i propri denti. Partendo dalla prima traccia e per tutto lo scorrere del disco si è pervasi da sensazione pregne di disagio, caratterizzate da movenze lente e trascinate a peso morto. Gli arrangiamenti ricercati ma mai troppo stucchevoli donano quel senso di malinconia distorta che è tipica di uno stile simile, per sua stessa natura non molto etichettabile. Last Minute To Jaffna è un progetto sperimentale che dimostra una grande maturità di fondo, espressa anche grazie al totale controllo sull'aspetto emotivo che la loro musica deve comunicare, una bella sorpresa.
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