...bei tempi!!!"Blood Money" segue ad undici anni di distanza l'uscita di "Under the Guillotine", album d'esordio dei
Guillottine, ma in realtà il salto temporale assicurato da questa nuova release ci porta indietro di un'altra decina di anni, direttamente al periodo d'oro del Thrash Metal, anche perchè non bisogna dimenticare che "Under the Guillotine" era uno dei brani migliori del secondo album dei Kreator, quel "Pleasure to Kill" uscito nel 1986.
Infatti, questi quattro svedesi rievocano Slayer, Sacred Reich, Exodus, ma sopratutto il braccio teutonico del movimento, Assassin, Destruction, i già citati Kreator (la voce di un sorprendente Mannberg è una via di mezzo tra Gonnella, Schmier e Petrozza).
L'urlaccio che spalanca le porte ad "Insane Oppression" (solo un caso che riecheggino certe atmosfere alla "Extreme Aggression" dei Kreator?) è solo il primo passo dell'assalto portato dai Guillotine, proseguito con "Rebellion", "Insanity" (qui tocca agli EvilDead), "Liar", "Die/Live?" (una velocità ereditata dai Nuclear Assault e dagli Slayer di "Reign in Blood") e "Skeleton City" (gran bel guitar solo quello piazzato in un brano dedito alla ... Distruzione), per prendere un attimo di fiato con il breve strumentale "Madness". Ma la quiete dura davvero poco: 43 secondi, prima di riprendere la sua corsa forsennata con "Dying World", la strutturata ma pur sempre brutale "Welcome to Dying (Death, Destruction And Pain)" in grado di unire Testament e Tankard, le slayerane "War" e "Our Darkest Day", ed infine quella "Blood Money" che chiude le ostilità all'insegna del miglior thrash d'annata!
- Denominazione di Origine Controllata -La prima metà dei Guillotine, i due membri storici Fredrik Mannberg, e Nils Eriksson, fa anche parte dei Nocturnal Rites, l'altra metà, composta da Daniel Sunbom ed Efraid Juntunen, arriva invece dai Persuader... beh vedere che la somma di due gruppi dediti al Power Metal da vita ad una violentissima Thrash Metal band, apre altre prospettive alla matematica.
A creare la giusta atmosfera l'album si giova pure dell'ottimo artwork firmato dal mitico Ed Repka, il quale sbatte in copertina le facce di molti di coloro (ed alcuni li conosciamo benissimo...) che tirano le fila della politica e dell'economia mondiale.
I Guillotine non saranno certo in grado di spiccarti la testa dal collo, ma non si fanno alcuno scrupolo nel fartela sbattere in un furioso headbanging.
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