Interessante band toscana, i
Turtleback. Dal background solidamente basato su Black Label Society, Ozzy e dintorni, questo primo lavoro ci regala 35 minuti di hard rock sporco, duro, grezzo.
E cominciamo da subito a dire le cose come stanno: la produzione è davvero sotto la sufficienza, gli otto brani (più una coda) invece forniscono momenti a volte convincenti, in cui le due chitarrone di Andrea e Manuele sanno scavare nel granito riffs belli grossi ed interessanti. La voce di Cosimo viaggia su tonalità alte, a volte sembrano gli Airbourne, a volte gli Zeppelin più muscolosi, ma con le debite proporzioni, s'intende!
E' un lavoro di quelli che potrebbero segnare l'inizio di una nuova, promettente carriera, oppure restare indissolubilmente legati al circuito underground, senza riuscire ad avere quel "colpo di reni" in più per elelvarsi al di sopra della massa. E questa, come sapete, è una risposta che solo il tempo ci fornirà.
Per il momento abbiamo davanti una band nostrana, con un sound interessante, pesante e bello tosto, con cui potersi confrontare piacevolmente. Per dovere di cronaca, segnalo la bella e carica "You're a Black Hole", "Me and Uncle Jack", la divertente "We don't give a fuck".
Come si suol dire, se son rose fioriranno.
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