Tutto è bene ciò che finisce bene, come diceva Rezzonico alla TV Svizzera. Certo, potevamo anche noi rimanere offesi, ma tutto sommato, a bocce ferme, la soddisfazione supera la stanchezza.
I primi segnali di un weekend non troppo tranquillo sono arrivati nella mattinata di venerdì, quando l’ascensore del mio palazzo decide di abbandonarci pochi minuti prima dell’arrivo dei
Glory Divers. Poco male, perché l’arrivo dei ragazzi ha spazzato via ogni pensiero, sostituito da risate, abbracci e amore a profusione. Proprio mentre ci si apprestava ad uscire per una cena in compagnia dei tanti amici del Forum, però, ecco la prima legnata: una telefonata mi avvisa che “
ci sono problemi al locale”.
Incredulo, deluso, incazzato, spaventato…non so dirvi esattamente quale fosse il mio stato d’animo: l’unica cosa che so è che la cena mi è andata di traverso, prima che un’altra telefonata facesse presagire che tutto si era sistemato e che le cose sarebbero andate per il meglio.
Dopo le prove coi Divers, tuttavia, una nuova “scoperta” su Facebook mi induce a dubitare della bontà delle notizie ricevute poco prima, rigettando me e tutti noi nello sconforto. Consci che, ormai, passata la mezzanotte niente avrebbe più potuto essere fatto, abbiamo affrontato la notte non senza preoccupazioni. Notte, poi, se si possono chiamare “notte” quattro ore di sonno prima che la sveglia ci ricordasse che avevamo giusto un paio di cose da fare: andare a Malpensa a prendere i
Sacred Steel, a ritirare il furgone e caricare il backline, oltre a dover preparare il catering. Il tutto mentre la situazione location risultava ancora in pieno disastro.
A metà mattina si interrompono ufficialmente i rapporti col
Theatre, su cui siccome sono un signore non dirò assolutamente nulla di pubblico, se non questa cosa: non è vero che, come alcune voci mi hanno riportato, si è trattato di un litigio tra noi e il locale. Semplicemente, il locale ha avuto dei problemi, sulla cui natura non vi è certezza, così come sulle tempistiche di comunicazione della cosa, che hanno reso indispensabile trovare un’alternativa.
Verso le 10, una fitta rete di telefonate ricompone la situazione: scartato lo
Spazio Aurora per l’impossibilità di organizzare in poche ore l’evento (ciononostante ringrazio veramente di cuore Andrea e Paolo per la disponibilità, l’impegno e la serietà nel cercare di aiutarci, sperando di poter collaborare presto con loro!) ecco comparire la luce!
Il
Blue Rose Saloon. Quel Blue Rose che tante volte mi ha accolto a braccia aperte con la mia band, dove abbiamo festeggiato i primi 10 anni di attività, dove ti senti a casa ogni volta che ci suoni o ci passi a bere qualcosa. Quel Blue Rose gestito con passione da
Thomas e dai suoi famigliari, dal suo fantastico staff e dai fidati
Ricky e
Luca, che da anni offre un palco a tante band e regala anche concerti di spettacolare portata a tutto il mondo metal del milanese. Insomma, loro, ci hanno letteralmente salvato il culo. Loro e i
Redwest, la band che da mesi aveva fissata questa serata e che si è resa disponibile a dividerla con il nostro chiassoso carrozzone.
Fatti i dovuti comunicati e organizzata l’ennesima vascata in macchina per trasferire Sacred Steel e buona parte del catering da Rozzano a Bresso, finalmente alle 18.30 arriviamo al locale pronti a cominciare. Dopo un soundcheck fulmineo, i primi contatti con le band confermano quanto avevo pensato in mattinata trovandomi a dover comunicare a tutti quanti il cambiamento: abbiamo scelto bene. Mettere insieme le teste di sette gruppi non è la cosa più facile del mondo, ma dall’altra parte abbiamo trovato una serietà e una disponibilità rare, con capricci ridotti all’osso e un’apertura totale su diversi aspetti. Qualità rare da trovare e per cui non mi stancherò mai di ringraziare tutti i ragazzi, dal primo all’ultimo. Così come lo stesso trattamento, se non un vero e proprio monumento, meritano
Corrado Breno e tutta la
Punishment 18 Records, che ci hanno affiancato in questo delirio e, nel momento del bisogno, si sono dimostrati più che pronti a prendersi carico di sbattimenti vari portando la Gloria a compimento!
Dalle ore 20 in poi, ecco finalmente risuonare il tanto meritato metallo.
Non starò qui a farvi un report di tutte le band, ma mi limiterò a dire che sono rimasto estasiato dalla qualità di tutti i gruppi che hanno partecipato all’evento. Non mi piace autoincensare il sito e non ritengo giusto farlo, ma quando ci vuole, ci vuole: abbiamo scelto alla grande. Sabato sera tutti hanno spaccato il culo. Dalle sorprese
Hell Theater e
Redwest, ai giovani thrasher
UltraViolence, ai veterani
Highlord e
Mesmerize, fino ai mostri sacri
Sacred Steel e ai portabandiera più autorevoli del power italico, i
Trick Or Treat. In due parole: appassionati professionisti. A cui mi sento di tributare un sincero applauso, in piedi, per lunghi minuti.
Durante tutto questo, incontri strappalacrime tra persone che, pur conoscendosi virtualmente da anni, non si erano mai viste, incontri tra vecchi amici, amori alla nascita e tante altre belle cose, mentre il Blue Rose si riempiva ora dopo ora andando a raccogliere ben più pubblico del previsto, nonostante i cambiamenti dell’ultima ora.
Altra lieta nota il tempo, che ha retto, regalandoci la possibilità di riprendere fiato e chiacchierare con tutta calma anche all’esterno del Blue Rose.
Finito tutto, mentre i Sacred Steel venivano riportati in hotel dall’altra parte del mondo civilizzato, ancora sbattimenti e fatica per smontare tutto il backline, che solo 4 ore dopo sarebbe stato riportato al noleggiatore, rendendo anche la domenica un giorno da walking dead con pochi minuti di sonno sulle spalle. Anche perché il pomeriggio sarebbe stato dedicato (permettetemi…non prima di aver schienato il Toro per l’ennesima volta) allo scarrozzamento finale dei gloriosi tedeschi in aeroporto.
Due rammarici grandi, però, ancora mi pesano, se devo essere sincero. Si chiamano
i400Calci e
Glory Divers. Ovviamente ringrazio per l’ennesima volta entrambi per la comprensione. I ragazzi dei 400Calci per aver preso nel migliore dei modi l’emergenza e i miei compagni dei Divers per avermi aiutato fino all’ultima goccia di energia con tutto quello in cui potevano aiutarmi. Vi voglio bene, ragazzi, sapremo sdebitarci.
Ringraziate band e locali, ora alcuni ringraziamenti speciali.
A
Francesca, Ludovica e
Alessia per il supporto, non solo morale ma anche fisico!
A
Ciccio, Gandy e
Teone per le chilometrate supplementari che si sono dovuti fare.
Ai
Glory Divers: i roadie più fighi del mondo.
A
Ermo per l’aiuto e per i fighissimi badge.
A tutti gli altri
membri dello staff che c’erano, a quelli che avrebbero dovuto esserci e a quelli che non sono riusciti ad esserci, ma che erano lì col pensiero e col cuore!
A tutti coloro che per “
Glorio” hanno creato canzoni, tutine e che hanno portato dei doni:
Sbranf, Jeff e
Laura in particolare! Ma anche a tutti quelli che hanno avuto una parola dolce e di auguri per me e la Fra!
A Enrico e alla sua
Cruz del Sur, al
Music Center di Meda e al
Carnaby Rock Bazar di Cesano Maderno (MI).
Al
salumiere del Pozzoli Market di Desio, che ha affettato 60 etti di roba in mezz’ora giocandosi la spalla per un paio di giorni.
Alla
pizzeria dove abbiamo preso la pizza…che oltre ad esserci costata decine di chilometri in più di strada ci ha fornito una pizza non proprio al top, diciamo…
Riepilogando, in ordine sparso e sperando di includere tutti, giusto per ricordare quanti eravamo:
Erotic, Saiurs, Sbranf, Francesca, Alessia, Ludovica, Graz, Jeff, Everasia, Marco Caforio, Ermo, Aimax, Stonerman, Gandy, Teone, Jessika, Ank, Groden, Attila, Mirko, Gipsy, Urizen, Banana, Uribe, Jem, Blonde, Gamma, Zanna, Kowalsky, Johnny, Thrash, No_One & morosa, Ale, Gnoppi, IDaemon, Mike, Vlad & morosa, Mike, Diego, Squall e
Ripe.
A tutti coloro che eventualmente ho dimenticato, perché sono ancora rincoglionito.
Ovviamente, infinitamente, al
Graz per aver creato metal.it e per avere la forza di portarlo avanti, da quattordici anni a questa parte.
Insomma, è andata. Come già detto, succederà ancora, perché in mezzo a tanti problemi abbiamo trovato anche professionisti seri, musicisti spettacolari e persone con cui ti piacerebbe trascorrere una vita. Questo non ha prezzo e finchè ci sarà gente così la Gloria sarà sempre viva e vegeta.
Ora, se permettete, vado a recuperare le 200 ore di sonno arretrate.
Che la Gloria sia con voi.