Tsunami Edizioni con questo
"Venom, Metallo Nero" va ad allargare la sua collana dedicata agli
"Uragani", ovvero i "libri sui gruppi" che costituiscono buona parte del catalogo e che è spesso un piacere leggere.
Alberto Valentini, classe 1970, è l'autore di questa nuova pubblicazione che per "leggerezza" e giusto equilibrio delle vicende narrate, svolge un buon lavoro.
Introdotto dai ricordi di una giovinezza andata in cui lo scrittore racconta come scoprì la musica del demonio e da altre simpatiche situazioni tipo il credere che la sua band preferita elargiva malvagità sotto il nome
VenoN a causa di una cassettina "difettosa", il libro ricopre parte della storia del combo di Birmingham, per l'esattezza il periodo 1979-1982, gli inizi della band, spiegando come fosse impegnata a creare il sound più potente e violento del mondo. La carriera artistica di
Cronos e soci viene ripercorsa ricordando come nella loro "missione", anche l'immagine abbia costituito un fattore importante. Sfoggiando look satanici ed estremi, i
Venom hanno attirato su di loro un'attenzione che andava oltre il discorso musicale, cose che gran parte del mondo ancora non conosceva e che li hanno aiutati a conquistare visibilità, copertine e venire descritti come "guerrieri medievali al soldo del demonio".
La band non è solo immagine naturalmente, la sua creazione ed il suo sviluppo sono passati anche attraverso eventi fortuiti, come l'incidente che ha tolto la vista da un occhio a
Cronos permettendogli di dedicarsi ad arte e musica nelle ore scolastiche. Anche i ricordi del giovane
Lant trovano spesso spazio nel libro, tipo
"ho capito che ero sulla strada giusta, con la mia musica, quando mi sono accorto che i miei genitori la odiavano”.
Partendo dalle loro origini da Newcastle Upon Tyne e ricordando come la città fosse un vero centro nevralgico per il rock ed il metal, la carriera dei
Venom viene analizzata nelle fasi salienti, sempre con un occhio di riguardo alla realtà circostante. Oltre alle immancabili interviste d'epoca, l'autore riporta infatti dichiarazioni di personaggi, di band che gravitavano attorno al nascente movimento della NWOBHM, e di gruppi segnati da quello che sarà poi chiamato black metal. A questo proposito, simpatica è una vecchia frase di
Dead dei Mayhem, presente anche in quarta di copertina:
"Gli sfigati dovevano morire, ed esistevano solo i Venom. Questa era la scena black metal!”. Non vengono recuperate solo storie vecchie perse nel tempo, ci sono anche nuovi contenuti scritti espressamente per questo libro, come l'intervista fatta
Tony Dolan oppure quella ad
AC Wild ; il materiale è davvero tanto. Non ci si meravigli, la storia dei
Venom è piena di dichiarazioni ad effetto e di molte contraddizioni, tutta roba che alimenta la loro leggenda. Parlando poi di "fatti", anche l'importante ruolo della
Neat, etichetta discografica cardine del movimento musicale inglese agli albori degli anni '80, viene giustamente sottolineato, così come le recensioni apparse sui giornali musicali dell'epoca. Tra queste segnalo quella di
Dante Bonutto che, a proposito di
Welcome to Hell, su Kerrang nel 1982 scrisse:
"Welcome To Hell, un macello da dieci brani di alitosi eretica, mette brutalmente in discussione il credo cristiano per cui alla fine il Bene trionfa sul Male".
Tra fatti noti, ironici ed altri seri e poco conosciuti,
"Venom, Metallo Nero" risulta una piacevole lettura sia per gli appassionati di metal estremo, sia per gli ascoltatori più curiosi che vogliono scoprire cosa c'é alla base di un fenomeno che ha indelebilmente segnato un certo modo di concepire la musica.
VENOM, Metallo Nero - 1979-1982Andrea Valentini(Tsunami Edizioni)
224 pp. gg.
Euro 19,00