Anno domini 1976: la selvaggia tribù dei
Ramones dà il via alla rivoluzione Punk, rilasciando il proprio omonimo esordio e segnando per sempre la storia del Rock. Da New York al New Jersey il passo è breve e se l’eco dei quattro ragazzacci in chiodo e jeans venne percepita fortissimamente oltreoceano, figurarsi in patria. Appena un anno dopo, ecco che in questo fervido ciclone creativo ed espressivo, nascono i
Misfits, sin da subito destinati a divenire delle vere e proprie leggende del movimento Punk. Il nucleo principale dell’era classica è rappresentato da
Glenn Danzig (iconico personaggio della scena Punk/Metal) e
Jerry Only: non troppo tempo dopo troveranno in
Doyle Wolfgang Von Frankenstein la storica ascia.
Il Punk Rock di stampo americano viene ora pesantemente influenzato dalla durezza dell’allora nascente Heavy Metal e da un revival Rock che guarda indietro fino agli anni ’50: in tutto questo troveranno spazio tematiche tratte dai B-Movie, dalla fantascienza e dall’Horror, facendo nascere così l’Horror Punk, peculiare sottogenere rimasto sempre underground con la sola – importante – eccezione rappresentata da questi disadattati provenienti da chissà quale innominabile cult horror movie di serie Z.
Un modo di porsi e di fare che li porterà di diritto tra i grandi del movimento Punk, nonostante lo status di cult band e il primo – breve – periodo di attività.
Dopo lo scioglimento i vari componenti prenderanno strade diverse con un
Danzig che per pochi anni farà nascere e morire i
Samhain per poi dare il via ad una fortunata carriera solista, mentre nel 1995 Jerry rifonderà i
Misfits prima con il cantante
Michale Graves e
Doyle alla chitarra, poi con una formazione divenuta via via sempre più instabile… ma ciancio alle bande ed addentriamoci all’interno di questi
Devilockers tra la band madre, oltre a dare un’importante sguardo alle carriere intraprese per conto proprio da
Danzig e soci: ne leggeremo delle belle!
Dopotutto chi è riuscito a mettere così tanto d’accordo punx, metallari e dark?GENERE:
Horror Punk (Misfits)
Metalcore (Doyle)
Hard Blues (Danzig)
Anno di formazione:
1977 – 1984
1995 – ancora in attività
Come detto poc’anzi, la band nasce nel ’77. Una storia che sin quasi da subito comincia a farsi travagliata e atipica, con i soli
Glenn e
Jerry ad essere gli unici membri stabili. Nel giro di pochi mesi la band licenzia il singolo “
Cough/Cool” nel quale sono contenuti due pezzi, tra i quali spicca la Doorsiana “
She”. I primissimi
Misfits sono molto melodici rispetto a quello che diventeranno in futuro: in questi primi vagiti possiamo percepire le influenze della musica di vent’anni prima, nei riguardi della quale il cantante
Glenn è fortemente debitore, rifacendosi molto al
Re Lucertola.
Successivamente la band registra un full di 17 canzoni nel quale lo stile iniziale muta, prendendo quanto di buono fatto nell’acerbissimo esordio e spostandolo di peso all’interno del Punk americano: sfortuna volle però che nessuna casa discografica all’epoca volle pubblicare “
[B]Static Age[/B]”. Verrà pubblicato nella sua interezza solo nel 1997, a quasi vent’anni di distanza; per ironia della sorte, il fatto di aver poi pubblicato quelle canzoni solamente in vari Ep e raccolte postume, accrebbe un alone di mistero misto ad una fama squisitamente underground attorno alla band, catapultandola nella leggenda.
Quattro di quelle canzoni (“
Bullet”, “We Are 138”, “Attitude” e “
Hollywood Babylon”) vennero nel ’78 pubblicate nel mitico Ep “
Bullet”, tappa fondamentale dell’Horror Punk, presentando già le prime differenze con il Punk classico avendo un suono più corposo e una voce più rock rispetto ad altri punx, per quanto sguaiata fosse.
Anche nel successivo Ep “
Horror Business” (contenente tre songs: “
Horror Business”, “Teenagers From Mars” e “
Children In Heat”) è presente un rimasuglio di “
Static Age”, non discostandosi troppo dallo stile presentato nel precedente lavoro.
Molte difficoltà nel diffondere la propria musica, fondazione per questo di una label personale (la
Plan 9 Records), supporto totale di un fedelissimo Fan Club (il
Fiend Club), l’organizzazione di piccoli tour in maniera totalmente autonoma e la pubblicazione in poche migliaia di copie dei loro singoli ed Ep… tutta una serie di fattori che di fatto rese il gruppo tra gli antesignani (insieme ai
Crass) dell’attitudine squisitamente Punk del “
Do It Yourself” : l’arte dell’arrangiarsi con i pochi mezzi a disposizione, in maniera indipendente all’infuori dell’ingerenza delle major discografiche.Dopo queste piccole pubblicazioni che gravitavano attorno a quel cadavere discografico qual’era “
Static Age”, visto che ormai la band americana ci aveva preso gusto, nel ’79 viene pubblicato un altro piccolo Ep, “
Night of the Living Dead”. Un lavoro che nulla aggiunge in termini di novità al sound ma ci dona delle frattaglie sonore di cui cibarsi, come fossimo famelici zombie.
Nel 1980, dopo altri avvicendamenti nella line up e tournée fallimentari oltre che rocambolesche, entra in formazione
Doyle Wolfgang Von Frankenstein e registrarono “l’abum fantasma” “
12 Hits from Hell” che verrà pubblicato in maniera carbonara dopo diversi anni. L‘anno successivo la band pubblica l’Ep “
3 Hits from Hell” nel quale si fa notare un certo irrobustimento delle chitarre, un suono più pesante che una certa ispirazione darà poco tempo dopo al Thrash Metal americano, soprattutto ai
Metallica (che nel corso degli anni coverizzeranno con ottimi risultati “
Last Caress”, “Green Hell” e “
Die, Die My Darling” alimentando la fama dei
Misfits).
Per attendere il primo vero full lenght ufficiale da parte di questi
Horror Punx bisogna però aspettare il 1982: ecco che dopo una scia di singoli ed Ep pubblicati in quantità più o meno limitate viene rilasciato il mitico “
Walk Among Us”, disco assolutamente consigliato per chiunque volesse comprendere appieno le radici di certa musica alternativa a stelle e strisce.
Tra alcune canzoni già pubblicate in precedenza ed altre invece completamente inedite, “
Walk Among Us” divenne ben presto una pietra miliare del Punk Americano, presentando una band irritante, strafottente, con una demenzialità portata volutamente all’eccesso ed un sound che come anticipato poco prima si mostra più pesante.
Si può dire che nella sfera più estrema (nella sponda Metal lo erano già i
Venom seppur anche i
Motorhead avessero avuto il loro ruolo fondamentale) i
Misfits siano stati degli importanti anticipatori del Thrash Metal, tant’è che non risulta nemmeno tanto assurdo ascriverli – in parte – all’interno di questo genere, seppur in chiave più minimale.
Tra omaggi e citazioni più o meno velati, tematiche degne del nome della band, una batteria lineare, i classici cori liceali dell’Hc americano, alcune svisate Rockabilly, un guitar work trapanante e le urla sgraziate di
Danzig, il piatto viene servito nella sua estrema personalità, per dar vita definitivamente ad una delle forme più ribelli ed irriverenti di tutto il Punk, tra un immaginario blasfemo e tematiche di cattivo gusto.
1983: “anno nuovo, lavoro nuovo!” avranno pensato
Jerry e soci, ed ecco che i
Devilockers americani sfornano un disco più estremo del precedente, accolto per questo motivo in maniera assai contradditoria, in bilico fra una grande divergenza di opinioni. Tuttavia, “
Earth A.D./Wolfs Blood” con il tempo sarà in buona parte rivalutato e con la versione ampliata dell’anno successivo (“
Earth A.D.” del 1984) esso diverrà un piccolo cult, non al livello dell’illustre predecessore, ma rappresentando lo stesso un caposaldo molto importante della scena Punk/Metal nord americana dei primi anni ’80.
Stupri, omicidi, trash horror/sci fi … già a prima vista la band non vuole limitarsi ad irritare l’ascoltatore (scopo primario di molto Punk):
vuole proprio inorridirlo e schifarlo, rappresentando già la sua immagine e la sua attitudine uno scoglio non sormontabile per molti.
Come anticipato poc’anzi il disco è irruento e feroce, il che avvicina ulteriormente il sound del gruppo al nascente Thrash Metal: le ritmiche sono selvagge, le chitarre abbandonano gli spunti melodici vicini al Rockabilly o al Rock 60’s e vanno a creare un ibrido a metà tra l’Hardcore della scuola newyorkese (che negli anni diventerà decisamente più “Metal” di quello di molte altre scene) e il Thrash Metal della East Coast (
Overkill docet).
Dove si guadagna in violenza, si perde in estro e spregiudicatezza.
Ancora una volta, in una ventina scarsa di minuti, la band imprime più a fondo il suo marchio nella storia della musica, andando ad influenzare in maniera importante le band Thrash Metal che avevano più punti di contatto con l’universo Hardcore Punk e viceversa: ecco quindi che questa piccola bara fatiscente di Hardcore/Horror Punk risulta un capitolo molto importante per
Anthrax,
D.R.I. ,
S.O.D. o i primi
Nuclear Assault tra i tanti, con canzoni come “
Die Die My Darlyng”, “Green Hell”, “Death Comes Ripping” o “
Devilock”, con
Cradle of Filth e
Guns ‘N Roses tra i tanti che pagheranno dazio più avanti.
Negli anni tra l'altro sono stati pubblicati alcuni bootleg di live tenuti prima dello scioglimento del gruppo: parliamo di “
Michigan Union Ballroom”, “
Last Caress: Live In Detroit”, "
Horror business in new york (fm broadcast at irving plaza. 1982)", "
Wasp Queens", "p.u.n.x.: live in los angeles. california. april 8th. 1983", "
MIND CONTROL We Were 138: San Francisco 1981 & Live Detroit 1983", "
WE BITE: LIVE AT IRVING", "
Walk Around You - Live at Detroit Ballroom", "
GHOULS NIGHT OUT : LIVE" e chissà quanti altri...
Qualità audio ai limiti dell’inascoltabile, voce che va e viene, cori poco udibili, basso e chitarra zanzarosa, batteria pestata: tutto ciò contribuisce a dimostrarci a decadi di distanza quanto fossero convulsi e spietati i live act dei
Misfits. Per tutti questi motivi questi bootleg sono prodotti per soli appassionati, vista la qualità sonora tremenda. Una vera e propria giungla discografica quella della prima formazione con altre uscite di minor calibro ("
Halloween", "
Beware", "
Die, Die My Darling"...) che altro non hanno fatto che alimentare questo mito con la sola forza del DIY e del passaparola.
Ma una chicca assolutamente obbligatoria è il leggendario “
Еvilivе” uscito negli anni ‘80 (e come molti lavori del gruppo verrà ristampato più e più volte nel corso degli anni, con molte stampe bootleg non ufficiali e copertine alternative, un vero calvario per certi collezionisti!), una perfetta dimostrazione dei riottosi e selvaggi concerti della band e con
Henry Rollins nella finale “
We Are 138”. Uno dei migliori live Punk mai pubblicati? Credo che ci siano pochi dubbi al riguardo.
Una vera e propria leggenda: è dalla formazione storica con
Danzig alla voce che il mito dei
Misfits ha preso piede, divenendo un capitolo imprescindibile della musica estrema. Anni dopo, questo pesante fardello venne raccolto e coltivato da
Jerry, con risultati altalenanti e spesso discutibili, quasi rendendo il povero
Only un “contabile” del Punk… ma questa è un’altra storia e verrà trattata nella seconda parte di questo excursus; continuate a leggerci, ne vedremo – e ne sentiremo – delle belle!