Fenomeni ParaMetallici! #2: Elio e le Storie Tese

Info

Pubblicato il:08/04/2011
Potevano mancare gli “Elii” in una rubrica come “Fenomeni ParaMetallici”? Ovviamente no: la band di Rocco Tanica, Faso, Cesareo, Elio & co. è da sempre una vera fucina sonora, in cui si mescolano, con abilità sorprendente, tutte le possibili declinazioni della parola “musica”. Dal liscio al rock, dal country al blues, dal citazionismo all’autocitazione, passando dunque in maniera quasi obbligatoria per il nostro amato heavy metal.

ELIO: LA STORIA


La band nasce nel lontano 1980, da un gruppo di compagni di scuola appassionati di musica e dotati di un’ironia talmente trascinante da renderli, sin da subito, una band di culto nell’underground milanese. Da sempre a cavallo tra cabaret e concerti veri e propri, la band esordisce ufficialmente nel 1989 con quell’ “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu” (traduzione letterale: "Sborriamo e scoreggiamo con Elio in allegria") che proietta la band nell’olimpo dei gruppi rock demenziali. Figli, o cugini, degli Skiantos, Elio e soci inglobano una quantità impressionante di suggestioni, citazioni da film o da canzoni, riferimenti a questa o quell’opera, da rendere ogni disco una vera “caccia al tesoro” per ogni appassionato di musica. Non a caso, la band cita sin dagli esordi Frank Zappa come uno dei principali ispiratori del gruppo, con quel suo modo unico di fondere musica colta, tecnicismo e divertimento nonsense. Con il passare del tempo, gli Elii accumulano successi su successi, album dopo album, fino ad arrivare dove nessuno avrebbe mai pensato: il festival di Sanremo! In barba ad ogni etichetta, Elio & co. destabilizzano il teatro Ariston, con “La Terra dei Cachi”, suonata con tanto di costumi dei Rockets, o accorciata in una sorta di “bignami” di 55 secondi, invece di proporne solo una parte come voleva il regolamento di allora.



Ma la vera svolta, per un gruppo che fa della risata il veicolo principale della sua musica, è un evento tragico: nel dicembre del 1998, Feiez, polistrumentista e mente pulsante della band, muore sul palco durante un concerto. Le conseguenze sono ovviamente devastanti per il gruppo, che per un periodo sospende ogni attività, meditando anche il ritiro definitivo dalle scene. Ne risentono, inevitabilmente, anche gli album pubblicati dopo la morte di Feiez: “Craccraccriccreccr” e la colonna sonora di “Tutti gli Uomini del Deficiente” (della Gialappa’s band) sembrano aver perso lo smalto e la spacconeria tipici del gruppo.
Sarà il tempo, come sempre, a lenire le ferite. Il pubblico ed i fans sostengono costantemente la band, ed i tantissimi concerti vengono sempre conclusi con “Tapparella”, slow rock che da allora diventa una dedica a Feiez, omaggiato a gran voce da tutto il pubblico nel ripetuto finale “Forza Panino”.

Gli anni 2000 vedono gli Elio e le Storie Tese impegnati su più fronti: partecipazioni a programmi televisivi, addirittura una geniale rilettura dello spot Cynar, e nuovi albums più centrati sull’aspetto musicale, in cui la solita ironia dissacrante della band si traveste da “musica impegnata”, rendendo le strutture musicali e liriche dei nuovi brani ancor più arzigogolate e dai molteplici piani di lettura. Ne escono fuori “Cicciput” e “Studentessi”, in cui la band assume a tempo indeterminato il secondo tastierista Jantoman, ed in cui le citazioni si fanno ancor più massicce, ma sempre più celate ed enigmatiche.
Il presente vede Elio e soci esplorare nuovi lidi, dal concerto con tanto di orchestra sinfonica alle spalle (immortalato su “Gattini”, 2009), alla conduzione del Dopofestival 2009, in cui la band rielabora, praticamente in tempo reale, le canzoni in gara, fondendole con brani del passato e lasciando di stucco il pubblico, che ne decreta il successo assoluto.



ELIO E LE STORIE METAL


Quanto c’è, dunque, dell’heavy metal nella musica di Elio e le Storie Tese? Non poco, a ben guardare. Avere in formazione musicisti del calibro di Christian Meyer, Rocco Tanica, Cesareo e Faso consente di spaziare in tutto lo scibile musicale. E così, ben più di una volta, anche l’heavy metal è diventato materia prima da plasmare. Ecco alcuni esempi:

Suicidio a Sorpresa – Mini-suite in 5 parti, in cui Elio e soci si impegnano a sostenere quanto sia sbagliato il luogo comune che vuole il death/black metal imparentato con la violenza, le sette sataniche, i valori negativi. Dotato di struttura simmetrica ABCBA, il brano presenta, nelle sezioni A, una carrellata impressionante di nomi (anche i meno conosciuti) di bands black e death, per poi riservare il meglio nel pezzo centrale, in cui la band suona un brano metal all’incontrario, mostrando all’ascoltatore che non sempre i messaggi subliminali sono cattivi…




Urna – Brano sull’inevitabilità della morte, con tanto di citazione da “I Sepolcri” di Ugo Foscolo; per la sua versione studio, la band sceglie un arrangiamento thrash metal, accompagnato da un cantato completamente decontestualizzato:




Il Rock’n’Roll – dichiarazione d’amore per il rock, qui messo a paragone con gli altri generi musicali, che ovviamente ne escono sconfitti:




Cani e padroni di cani - il tema trattato è la cacca dei cani, che si infila nelle suole delle scarpe dell’ignaro passeggiatore, costretto a pagare le colpe di padroni poco attenti agli escrementi dei loro animali… Musicalmente, un capolavoro: praticamente un brano prog-metal, da applausi a scena aperta:




Omosessualità – Ovvio il tema di questa song, che ci regala un brano punk velocissimo ed incazzato come pochi:






Come avrete capito, potremmo continuare all’infinito. La vena creativa di Elio e le Storie Tese sembra inesauribile, e l’immensa bravura agli strumenti (e alla penna) di questo gruppo li rende una delle realtà musicali più incredibili, divertenti, piacevoli e non banali della musica dei nostri tempi.


Line-up

Elio (Stefano Belisari): voce, flauto traverso, chitarra
Faso (Nicola Fasani): basso, cori
Rocco Tanica (Sergio Conforti): tastiere, vocoder, cori
Cesareo (Davide Civaschi): chitarre, cori
Christian Meyer: batteria
Jantoman (Antonello Aguzzi): tastiere, cori
Mangoni (Luca Mangoni): coreografie, cori
Feiez (Paolo Panigada): cori, sassofono, chitarre, percussioni, tastiere. R.I.P.


Discografia

Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu (1989)
The Los Sri Lanka Parakramabahu Brothers featuring Elio e le Storie Tese (1990, mini-album).
Italyan, Rum Casusu Çikti (1992)
Esco dal mio corpo e ho molta paura (Gli inediti 1979-1986) (1993)
Eat the Phikis (1996)
Craccracriccrecr (1999)
Tutti gli uomini del deficiente (1999)
Cicciput (2003)
Studentessi (2008)
Gattini (2009)


Sito ufficiale: http://elioelestorietese.it/
Articolo a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultimi commenti dei lettori

Leggi la discussione completa
Inserito il 13 apr 2011 alle 22:56

Grandissimi! Ripeto: leggetevi il libro "vite bruciacchiate", saranno grasse risate, con lacrime!

Inserito il 13 apr 2011 alle 10:54

No, non ho detto che fanno cagare...ma che MI fanno cagare (musicalmente)

Inserito il 12 apr 2011 alle 21:46

musicalmente cagare??? non mi risulta..........