Report a cura di Metalmazza, foto di Metalbrother)
E’ toccato anche al Go West Saloon di Roccaforzata in provincia di Taranto, ospitare l’ex ugola degli Iron Maiden
Blaze Bayley nel tour italiano a supporto di “
The Man Who Would Not Die”, in una serie di date che proseguiranno in giro per l’Europa e vedranno il cantante britannico supportato dai bolognesi Rain. La location del Go West saloon si è rivelata del tutto accogliente per l’evento, con un pubblico folto e numeroso che ha dimostrato grande calore ed un particolare affetto nei confronti di un artista che nel finale del proprio show non ha nascosto la propria commozione.
L’apertura dell’evento è stata affidata agli italiani
Ibridoma, formazione di metallo puro che ha riscaldato l’ambiente con le proprie note. Assolutamente egregia la prova del cantante Christian Bartolacci, un felino da palco che ha mostrato la propria abilità nel percorrere tutta l’area della location, ma complessivamente, è stata tutta la band ad entusiasmare evidenziando grande carisma oltre ad una grinta a dir poco straordinaria, con una sezione ritmica incisiva e con le due chitarre di Marco Vitali e Simone Mogetta in splendida sintonia. Da “The Night Is Falling” a “Old Desire”, gli Ibridoma dimostrano delle egregie doti tecniche nonché compositive, caratteristiche confermate anche dall’energica “Alone In The Wind”, dall’intensa “Sogno Ibrido” e dall’energica “Page 26”.
A seguire giunge il momento di
Blaze Bayley che abbraccia il proprio pubblico al grido di “I play heavy metal!”. La band, dopo aver sistemato minuziosamente i propri strumenti, parte subito in grande stile, suonando una serie di partiture graffianti quanto robuste. Blaze Bayley è in un stato di grazia assoluto e conquista immediatamente i tanti presenti con i suoi sensazionali acuti, in uno show che si conferma massacrante e massiccio, con fraseggi ruvidi, con momenti virtuosi e fortemente energici allo stesso tempo, corredati da una pacata vena melodica.
La formazione che supporta l’ex voce dei Maiden, si dimostra un ingranaggio impeccabile, con Larry Paterson alla batteria, David Bermudez al basso ed in particolare con Jay Walsh e Nicolas Bermudez alle chitarre, entrambi autori di una serie di assoli taglienti quanto penetranti. Bayley pone in luce una qualità interpretativa egregia e conferma una notevole abilità nel coinvolgere il pubblico presente all’interno del locale, che a sua volta risponde con il proprio costante battito di mani.
Lo sguardo maligno di Blaze Bayley ed il suo consueto modo d’impugnare il microfono, riconducono non senza momenti nostalgici, al proprio periodo nei Maiden, inabissato dalla musica dell’ultimo album “
The Man Who Would Not Die”, energica, potente e di straordinaria qualità. La scaletta del concerto dona ampio spazio all’ultimo disco, senza trascurare le produzioni più recenti dell’artista britannico, “Silicon Messiah”, “Tenth Dimension” e “Blood And Belief”. Blaze Bayley, balzando per tutta l’area del locale, abbraccia i propri fan ringraziandoli senza sosta. I momenti più roventi dello show, sono comunque riconducibili alle esecuzioni dei brani incisi con la band di Steve Harris, in particolar modo “Lord Of The Files”, “Edge Of Darkness”, “Futureal”, “The Clansman” e soprattutto “Man On The Edge”, un’autentica apoteosi.
Al termine dello show, Blaze si ferma con i propri fan e si concede per foto ed autografi, sentendo sulla propria pelle l’affetto dei presenti, mostrando grande umanità ed un’umiltà fuori dal comune.
In conclusione, è doveroso porgere i complimenti all’ottima organizzazione del Go West Saloon che a breve ospiterà Paul Gilbert il 9 di Aprile prossimo e Steve Vai il 23 dello stesso mese.
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