Se il thrash chiama, Coroner risponde. Non potevo di certo perdermi un concerto che già dal bill si preannunciava a dir poco imperdibile per qualsiasi amante del thrash metal, tantopiù che l'evento sopracitato era a un tiro di schioppo da casa mia. Come resistere quindi al richiamo dei veronesi Ground Control (che avevo già visto in azione dal vivo un paio di anni fa), gli svedesi F.K.U. (di cui avevo solo ascoltato i soli brani disponibili sul loro Myspace) e i milanesi Hyades (band che da sempre stimo ed apprezzo)?
Con mio grande disappunto, all'arrivo del locale noto che l'affluenza per il concerto è veramente scarsa: vista la caratura ed il carattere internazionale dei gruppi mi sarei aspettato uno Snooky bello gremito, e vedere così poca gente mi ha veramente rattristito.
Sono i Ground Control a dare il via alla serata, proponendo un thrash metal fortemente debitore agli Anthrax del periodo d'oro e ai Megadeth più ottantiani. La loro scaletta è composta in prevalenza da pezzi propri, estratti dal disco della band "Insanity", ma il gruppo esegue anche tre cover degli Anthrax, ossia "Metal Thrashing Mad", "Madhouse" e "Caught In A Mosh", scatenando l'entusiamo di qualche presente (tra cui il sottoscritto) che si getta a capofitto sotto al palco e, appoggiata la birra, si dedica ad un pogo che purtroppo rimane confinato a poche persone. Avrebbero meritato più supporto e partecipazione da parte del pubblico, visto che i Ground Control ci sanno fare parecchio, ma si sa, i trentini sono un po' chiusi e freddi e fanno fatica a sciogliersi. La loro esibizione dura quaranta minuti, sufficienti per farmi promuovere i veronesi, che questa sera hanno messo in mostra i propri attributi (in senso metaforico) e che hanno divertito e convinto.
Dopo qualche minuto è tempo degli special guest F.K.U., gruppo composto da quattro svedesi appassionatissimi di film horror, soprattutto della serie "Nightmare": ed infatti i membri della band si presentano sul palco con tanto di felpe a strisce in perfetto Freddy Krueger Style, e con un leggero trucco da zombie. Si parte subito con "Sometimes They Come Back..To Mosh", sempre all'insegna del thrash (con qualche influenza thrashcore) più tirato e goliardico. Con i F.K.U. sembra che il pubblico trentino inizi a sciogliersi, ma è solo un'impressione: il mosh è più marcato rispetto all'esibizione dei Ground Control, e c'è spazio pure per un po' di surfing (ovviamente il Vostro Affezionatissimo era sempre presente), ma in generale la gente preferisce osservare a distanza sorseggiando la propria birra. Molto divertente poi il siparietto in perfetto stile S.O.D., con il gruppo a proporre di fila alcuni pezzi della durata di due o tre secondi. Anche per loro il tempo a disposizione è di quaranta minuti, al termine dei quali sono fortemente provato dal mosh e dall'headbanging. In generale comunque uno show assolutamente coinvolgente e di ottimo livello. I F.K.U. sono da tenere d'occhio!!
Nemmeno il tempo di ordinare una birretta per recuperare il liquidi persi durante l'intensa attività fisica, che subito gli Hyades attaccano con "And the Worst Is Yet To Come" ed il sottoscritto si fionda in prima fila a scapocciare. Purtroppo però il resto degli spettatori non fa altrettanto, se si escludono un paio di elementi. Perfino l'"esperimento di psicoglogia inversa" messo in atto dal cantante Marco Colombo (della serie "se il pubblico non viene dentro ad ascoltare, io vado fuori a cantare") riesce a smuovere il freddo pubblico montano, che durante l'esibizione del gruppo milanese è proprio smorto. Ed infatti mentre gli Hyades suonano pezzi estratti da entrambi i loro dischi ("No Man's Land", "Megamosh", "Smart Bombs, Dumb War", "Wops Still Thrash" tra quelle che ricordo) il movimento sotto al palco è limitato all'headbanging di qualche elemento (Coroner sempre presente!), mentre con mio grande rammarico il pogo è stato assolutamente pari a zero. Peccato, perchè la prestazione della band è assolutamente perfetta, piena di energia, insomma tutto quello che si chiede ad un concerto di una band thrash metal. Nonostante il gruppo milanese sia headliner stasera il tempo a loro disposizione è comunque di quaranta minuti, come per i gruppi precedenti, e il loro concerto si conclude con la cover dei Beastie Boys "Fight For Your Right", durante la quale tutti gli scapocciatori della prima fila salgono sul palco per cantare assieme a Marco Colombo l'ultimo pezzo della serata.
Una serata stellare, a tutto thrash, in cui tutte le band hanno suonato in maniera coinvolgente dando spettacolo e intrattenendo al meglio i presenti. Bocciato invece il pubblico trentino (ed è con grandissimo dispiacere che lo dico, facendone parte), che questa sera è stato veramente moscissimo e che non ha sostenuto quasi per nulla i gruppi, nonostante questi abbiano fatto di tutto per cercare di scuotere il torpore generale. Io invece mi sono divertito un sacco, pogando, scapocciando e surfando come poche altre volte nella mia vita, partecipando attivamente al concerto. Ground Control, F.K.U. e Hyades si sono dimostrati tre grandi band, meritevoli di supporto. Speriamo di vederli di nuovo in azione da queste parti, magari con un pubblico un po' più partecipe. MOSH!!
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