Report di Metalmazza
Foto di MetalfatherA seguito della pubblicazione dell’ottimo “
9 Degrees West Of The Moon”, i
Vision Divine nel tour di supporto all’ultimo studio album, sono stati ospitati in quel di Bari presso il Target Club lo scorso 13 Marzo, in quella che attualmente rappresenta l’unica data nella parte bassa dell’Italia per Fabio Lione e compagni.
L’accogliente Target Club di Bari straborda di spettatori. I tanti presenti, accolgono l’ingresso sul palco del locale dei Vision Divine che dopo una serie di scroscianti applausi danno il via al proprio concerto. Fabio Lione, voce della band, è in forma smagliante, prende in mano il proprio microfono e scalda le proprie corde vocali sulle note di “
Letter To My Child Never Born”, un pezzo che nei propri circa dieci minuti di durata fonde in modo egregio potenza e melodia in un vortice sonoro folgorante. Eccellente la sinergia tra le asce di
Olaf Thorsen e
Federico Puleri, assolutamente perfetti nei propri assoli, penetrante e pungente la sezione ritmica con
Cristiano Bertocchi al basso ed
Alessandro Bissa alla batteria, un rullo compressore indomabile. Thorsen e compagni donano ampio spazio all’ultimo “9 Degrees West Of The Moon” proseguendo con “
Violet Loneliness”, brano intenso e fortemente ispirato, corredato da una componente emozionale straordinaria ed ulteriormente valorizzato da un ritornello assolutamente splendido. Lione coinvolge il pubblico del Target con grande abilità, i tanti presenti a loro volta gradiscono e rispondono con il proprio costante battito di mani.
A seguire tocca a “
Fading Shadow”, un componimento che usufruisce di un sound all’avanguardia e che si districa tra una serie di assoli di chitarra taglienti e graffianti, per poi spaziare tra atmosfere armoniche e partiture robuste. Piace la grinta ed il carisma dei Vision Divine, con la musica protagonista assoluta della serata. “
Alpha & Omega” ed “
A Perfect Suicide” consentono di compiere un balzo verso un passato più recente, tornando all’attualità con la splendida “
Angels In Disguise”, pezzo dotato di grandi potenzialità, che si adagia su ritmi ponderatamente morbidi e capaci di esaltare le abilità interpretative di Fabio Lione.
Si passa poi a “
The Killing Speed Of Time”, il brano più estremo in senso assoluto composto dai Visione Divine nel percorso artistico, che stupisce per il proprio arrangiamento incisivo con un alternanza di trame iper melodiche. Fra una serie di cavalcate di chitarra e momenti iper tecnici e strumentalmente progressivi, si giunge a “
The Streets Of Laudomia”, dove viene mostrata la dimensione più versatile di Thorsen e compagni, in una canzone di grande qualità, con eccellenti cambi di tempo, dove Lione strappa scroscianti applausi per i propri acuti di lunga durata.
Un altro breve salto nel passato si compie con “
1St Day Of A Never-ending Day”, seguita da due capolavori autentici come “
The Secret Of Life” e “
Colors Of My World”, pezzi al vetriolo nei quali il Target Club di Bari esplode letteralmente durante il proprio svolgimento.
Le tastiere di Lucatti incantano in “
Fly” con suoni idilliaci ed estatici, Thorsen dal canto suo, sbalordisce con i suoi assoli ultra rapidi e straordinariamente tecnici. “
Out In Open Space” avvolge e coinvolge i tanti fan presenti, “
God Is Dead”, altro episodio tratto da “
The Perfect Machine”, acquista maggiore brutalità in chiave live, mentre in “
9 Degrees West Of The Moon” la poesia si trasforma in musica maestosa e passionale, con l’ulteriore capacità di colpire i cuori più sensibili grazie ad un testo profondo e ad effetto. Nella successiva cover dei mitici
Priest “
A Touch Of Evil” i Vision Divine improvvisano un egregio duetto tra Lione e la brava guest Ilaria Geniola, autrice di un’eccellente prestazione, in un ottimo mix di voci.
Nel finale, i Vision Divine chiudono lo show con “
Send Me An Angel”, potente ed energica e con la cover degli
Iron Maiden “
Wasted Years”, nel quale Olaf Thorsen si esibisce con un assolo di chitarra stupefacente.
Si chiude infine il sipario su un’altro grande spettacolo di heavy metal e per questo è doveroso porgere un notevole plauso a
Luigi Pisanello della
Vivo Management, a cui va il merito, come rimarcato durante il concerto dagli stessi Vision Divine, di aver portato con costanza la musica metal in Puglia e nel sud dell’Italia.