Grande serata nei pressi di Roma, ovviamente all'insegna del più truce e bestiale Black Metal, per altro dal punto di vista qualitativo direi decisamente appagante. Il Dissesto Musicale (D6°) si è presentato immediatamente come un locale piccolo e ristretto, ma tutto sommato adeguato alle esigenze di bands e pubblico.
I primi a salire sula palco sono i nostrani Draugr, fautori di un discreto Black Metal tinteggiato di Thrash Metal ma anche da pesanti escursioni in territori Folk. Tutto molto scorrevole e di impatto, peccato però per i suoni spesso non molto nitidi. In ogni caso c'è molto poco da biasimare, le prestazioni dei singoli musicisti sono state coinvolgenti ed efficaci. I brani estratti nella maggior parte dei casi provengono dal loro debut album del 2006 Nocturnal Pagan Supremacy, un nome che credo la dica lunga. Un ottimo inizio di serata per scaldare il pubblico presente al punto giusto, ma una cosa purtroppo negativa vorrei sottolineare, la continua abitudine di snobbare i gruppi Italiani, in sala eravamo veramente pochi, tutti fuori a fumare, ma ormai sono cose che si sanno.
Immediatamente dopo è protagonista sulle assi del palco quello che si può definire tranquillamente Black Metal d'assalto, con tutti i suou pregi e difetti. Mi sto riferendo ovviamente ai nostrani The True Endless, da poco tornati sul mercato con lo Split album insieme ai Mephisto. Una buona resa live, dei suoni sicuramente migliori, e un aggrssione senza pari sono stati i pregi di un concerto sentito e direi anche sudato. Fra riffs taglienti ed atmosfere cupe i The True Endless sono riusciti ad allestire uno spettacolo apprezzato dai metallari presenti, che iniziavano a scalpitare per l'ingresso delle due bands francesi forse più scalmanate dell'underground transalpino. In definitiva una prestazione senza pecche, avanti così.
Ma è con la venuta dei Vorkreist che la serata inizia a prendere una piega diversa, complice un impatto di suono ed un pubblico molto arrabbiati. La proposta musicale del combo Francese si assesta su un cattivissimo Black Metal sporcato da scorie di Death Metal furioso. Le canzoni ovviamente vengono dritte dai due unici album pubblicati sino ad ora, però lo show si assesta su tempi mediamente lunghi, poco male in ogni caso perchè i brani in questione scorrono via con buona pace del pubblico presente. Finalmente si fanno avanti dei suoni adatti e incisivi, che rendono tutto più cattivo e maligno. I Vorkreist rappresentano tutta quella schiera di gruppi con molte idee da dire, ma che progrediscono lentamente, cercando quindi di disco in disco di lasciare il segno nel tempo, e stasera credo se ne siano accorti tutti.
E ora il turno dei Blacklodge, e onestamente mi tocca parlare della prestazione (l'unica della serata) in cui veramente non si è capito il senso di tutta questa cacofonia abbastanza gratuita. Su disco il lavoro dei Blacklodge è tutto sommato funzionale e originale, ma dal vivo la resa è insufficiente e caotica. Sarà il locale questo non lo metto in dubbio, ma la stessa assenza di una batteria vera pesa molto, e si sente (per non dire si vede). Un peccato veramente, poi a dirla tutta le devianze Industrial spesso addirittura sfocianti nell'elettronica d'assalto della sezione ritmica erano decisamente fuori luogo. Queste cose al mondo sappiamo bene chi le sa fare con maestria e presunzione di innovazione, non è per patriottismo ma AboryM la dice lunga.
E adesso gli headliner, che salvano e rialzano in extremis le sorti dell'intera serata, sfoderando una prestazione monumentale, abortita sulle basi del più solido Black Metal finnico, tagliente e malinconico allo stesso tempo. Si pesca un po'da tutta la discografia, anche dall'ultimo Sotahuuto, decisamente più cattivo rispetto al precedente Ääniä Yössä, a dire il vero un pochino troppo prolisso ed etereo. La sala concerti si riempie immediatamente, di conseguenza il pogo e il kaos totale. Truci come pochi gli Horna non comunicano soltanto con la musica, ma anche per una presenza scenica tutta face painting e borchie, come nella più classica tradizione del metallo nero. Purtroppo non ho a portata di mano la tracklist, ma in un'ora e passa di concerto si pesca dal passato e dal presente. L'impressione che se ne ricava è quella di una band in palla e convinta dei propri mezzi. In conclusione una serata tutto sommato più che positiva, peccato per il neo dei Blacklodge, ma non si può avere tutto dalla vita, alla prossima.
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