(29 ottobre 2007) Dream Theater + Symphony X - 29/10/2007 (Datchforum, Milano)

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Provincia:MI
Costo:non disponibile
La decisione dei Dream Theater di suonare ben cinque date in Italia in occasione del tour di supporto all’ultimo “Systematic Chaos” la dice lunga sul grado di popolarità che il quintetto newyorchese sta godendo nel nostro paese in un’epoca in cui, coi prezzi dei biglietti saliti alle stelle, risulta ben difficile godersi un buon numero di concerti nell’arco di un anno!
Compagni d’eccezione di questo show a formula ridotta (due ore invece delle solite tre proposte negli ultimi anni) sono i Symphony X, formazione che da noi non ha mai goduto di consensi vertiginosi, e che quindi ben raramente abbiamo avuto modo di vedere da headliner.
Avevo avuto già modo di testare questa accoppiata vincente in occasione del Gods of Metal di questa estate, dove entrambi gli act si erano prodigati ad offrire due ottime esibizioni (memorale quella dei Theater, con la riproposizione in toto di “Images and words”!), ragion per cui le mie aspettative per stasera erano molto alte.
Inizio puntuale alle otto spaccate con l’intro di “Oculus ex inferni”, che dà il benvenuto sul palco alla band di Mike Romeo. Attacco fragoroso con “Set the world on fire”, e purtroppo bisogna constatare come i suoni siano decisamente orrendi! Migliorerà già alla seconda canzone, ma nel complesso né loro né gli headliner sembrano aver goduto di una resa adeguata da questo punto di vista.
Il set dei Symphony X è pesantemente incentrato sull’ultimo (non eclatante in verità) “Paradise lost”: una scelta comprensibile, visto che esibirsi prima di una band più celebre vuol dire avere l’opportunità di allargare il proprio bacino d’utenza. Vero anche però che i fan che erano lì per loro avrebbero preferito qualche classico in più. Nei quarantacinque minuti a loro disposizione comunque, i cinque ci danno dentro di brutto e mettono letteralmente a ferro e fuoco il Forum, suonando in maniera divina, indubbiamente incantando quelle persone che non avevano mai sentito parlare di loro. Russel Allen poi è stato un vero e proprio portento, e la sua prestazione vocale è andata pericolosamente vicino alla perfezione: inutile dire che il confronto con La Brie non si è posto neppure! Speriamo davvero che il successo riscosso in terra italiana faccia presto venire voglia ai nostri di farci una visita un po’ più lunga…
Setlist Symphony X:
Oculus ex inferni (intro)
Set the world on fire
Domination
Serpent’s kiss
Paradise lost
Inferno (Unleash the fire)
Walls of Babylon
Of sins and shadows
Preceduti dalla luce verde di un semaforo posto in cima allo stage, i Dream Theater salgono sul palco accompagnati da immagini antologiche simili a quelle viste nel precedente tour. Si parte subito alla grande con “Constant motion”, e l’atmosfera all’interno del Forum si fa subito caldissima! Il delirio diventa però totale con la successiva “Strange deja vu”, a dimostrazione che “Scenes from a memory” è uno dei dischi in assoluto più amato dai fan. Un lungo e suggestivo solo di John Petrucci introduce “Surrounded”, unica concessione ai primi tre album che la band ci fa per questa sera, e a mio parere apice assoluto dell’intero concerto.
Trattandosi dei Dream Theater, non ci sono sorprese: presenza scenica come al solito un po’ ingessata, ma tecnica da vendere e naturalezza nelle esecuzioni assolutamente prodigiosa. Non devono dimostrare più niente a nessuno, li abbiamo visti dal vivo decine di volte, eppure ogni volta si rimane a bocca aperta. L’incognita è sempre rappresentata dalla voce di James La Brie, ma da qualche anno il singer è in una forma eccellente, e questa sera non fa eccezione, anche se la sua prova al Gods era stata superiore.
La setlist di questa sera ha deciso di puntare molto sui brani dell’ultimo album, e poco sulla passata discografia: a parte i brani già citati, di datato ascoltiamo solo “Blind faith” (preceduta da un lunghissimo e debordante solo di Jordan Ruddess, che fa abbondante uso del continuum, sorta di tastiera senza tasti da lui personalmente sponsorizzata) e “Lines in the sand”, due brani che se non erro non venivano proposti dal 2002. Potrà apparire strano, ma a nessuno sembra importare nulla: si potranno anche criticare in mille modi le ultime release di Petrucci e soci, ma fatto sta che ogni canzone del nuovo disco è stata accolta con un boato e accompagnata da una partecipazione al limite dell’incredibile. Da parte mia, mi devo associare a questo clima di entusiasmo: non solo ho amato molto “Systematic chaos”, ma devo dire che le sue composizioni, per la loro abbondanza di funambolici virtuosismi, si prestano particolarmente ad essere suonate dal vivo e a far schiattare d’invidia i migliaia di musicisti in erba probabilmente presenti tra la folla! Di fatto, bisogna dire che l’ascolto di “The dark eternal night”, “The ministry of lost souls” (il più bel pezzo dell’album, qui riproposta con un’intensità incredibile) e soprattutto delle due parti di “In the presence of enemies” (ovviamente suonate assieme per l’occasione!) hanno costituito un’esperienza piacevolissima, complici anche le immagini che venivano proiettate dal maxischermo posto sopra al palco.
I cinque hanno poi arricchito il tutto con soli, intermezzi strumentali e improvvisazioni varie: uno show che è andato dunque oltre la mera riproposizione dei brani (come troppo spesso accadeva in passato) regalando anche qualche brivido in più.
Chiude il tutto un pregevole medley di vecchi pezzi composto da “Trail of tears”, “Learning to live”, “Finally free”, “In the name of God” e la parte finale di “Octavarium”: una trovata interessante (personalmente avrei scelto altre cose, ma è ovvio che non si può accontentare tutti), che ha messo la ciliegina sulla torta ad un concerto già comunque impeccabile.
Due ore e un quarto di show, al termine del quale si può certamente dire che i Dream Theater stiano diventando sempre meno accademici, e sempre più caldi e coinvolgenti man mano che passano gli anni. Non so come sia andata negli altri concerti italiani, ma quello di Milano ha fatto il botto di sicuro!
Setlist Dream Theater:
Constant motion
Strange dejà vu
Surrounded
Blind faith
The dark eternal night
The ministry of lost souls
Lines in the sand
In the presence of enemies (part I & II)
Medley:
Trail of tears
Finally free
Learning to live
In the name of God
Octavarium
Report a cura di Luca Franceschini

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 19 nov 2007 alle 17:59

"Speriamo davvero che il successo riscosso in terra italiana faccia presto venire voglia ai nostri di farci una visita un po’ più lunga…" Bhe che dire...sembra che i SX abbiano letto questo tuo report. XD XD A febbraio saranno di nuovo in Italia. E da headliner questa volta! Da non peredere. Ciao a tutti