Si tratta di una delle poche (3 per la precisione) date italiane del tour che vede la band milanese,
Lacuna Coil, in tutto il mondo con i propri live show!
A quasi un anno di distanza dalla pubblicazione del quinto studio album, dal titolo ''
Shallow Life'', i
Lacuna Coil tornano a Bologna in quel ''modesto'' locale chiamato estragon, dopo essersi fatti onore su palchi di festival di fama mondiale come:
Gods Of Metal, Ozzfest,
Graspop Metal Festival e
Download Festival.
Poche aspettative e soprattutto solo alcuni fan ad attendere la band in quel Giovedì 4 Marzo 2010.
Lo show si apre in perfetto orario; a tenere il palco i
Dommin, band statunitense che con il proprio e caratteristico sound darkeggiante, ha contribuito a rendere tetra e oscura l'atmosfera del locale.
Stranamente poco apprezzati dal pubblico (decisamente giovane) e riconducibili in tutto e per tutto alla band di
Ville Valo, gli
Him; i
Dommin si esibiscono per mezz'ora!
Il sound generale risulta coinvolgente al punto giusto e con soli sei brani, la band riesce a tenere ''alta'' l'attenzione su di sè.
In chiusura, dopo l'omonimo brano ''
Dommin'' viene dato spazio ai
Lacuna Coil, i quali entrano in scena dopo un rapidissimo soundcheck e senza il bassista
Marco Coti Zelati.
Più decisi che mai e capitanati da una grintosa
Cristina Scabbia, i presenti membri del gruppo durante tutto il live altro non fanno che sbalordire e persuadere i fan!
Rapidi ed energici, partono spediti con ''
Survive'' e ''
Underdog'', estratti dell'ultimo disco che espongono tutto d'un fiato, per poi passare alla bella ''
Closer''.
Dinamici, come al solito scatenati ed eccentrici, cantano ''
I'm Not Afraid'' e ''
Fragments Of Faith'', per poi presentare, orgogliosi, un vecchio brano di ''
Unleashed Memories'', ''
1:19''... Da quì, dinuovo tanto vigore con ''
I Won't Tell You''!
''
Heaven's a Lie'' e ''
Fragile'' chiudono la prima parte dello show e conducono ad un cambio d'abito della bella frontwoman, che si mostra sul palco solo per questa occasione in versione elegante e accompagnata solo da una delle sue due chitarre e batteria, proprio per rendere più morbida l'atmosfera di ''
Wide Awake''.
In fila l'uno dietro l'altro: ''
To The Edge'', ''
The Maze'' e ''
Swamped''... A seguire ''
Enjoy The Silence'' (cover del celebre brano dei
Depeche Mode); questo è il momento decisivo, di fine show, in cui
Cristina Scabbia sprona il pubblico a cantare e fa i suoi saluti... Ma la serata non si conclude quì, in quanto i
Lacuna Coil dopo pochi minuti tornano sul palco per chiudere il proprio concerto con ''
Not Enough'', ''
Spellbound'' e ''
Our Truth''.
Ancora tanta grinta sul finale!
Beh, nulla da dire a questa band che, evidentemente, in un posto così piccolo nel loro Paese, si sentiva a casa.
Da notare i numerosi miglioramenti stilistici e tecnici, ma soprattutto la passione mostruosa e smisurata che questi ragazzi riescono a trasmettere dal palcoscenico.
Un buon live, in conclusione. Piccola critica all'acustica che non era perfetta e... Peccato per il numero di presenti, il quale è risultato scarso.