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Lacuna Coil a Roma, finalmente. Al di la dei gusti personali era molto che questo gruppo dalle uova d'oro non rimetteva piede nella capitale eterna, e stavolta tutto questo tempo è valso a qualcosa, vista e considerata l'accoglienza che il pubblico ha riservato a questi ragazzi che proprio non ne vogliono sapere nulla di mollare la presa, sempre in giro per il mondo a portare in giro la loro musica. Ci tengo a ribadire che non è soltanto una questione di gusti, possono piacere o meno, ma ciò non toglie che il loro successo (meritato) non sia soltanto una leggiadra botta di c***, ma è anche impegno, sudore e perseveranza.
Dopo gli Europe l'Atlantico di Roma torna ad essere protagonista facendosi trovare all'altezza della situazione sotto tutti i punti di vista, dagli orari fino a giungere ai particolari tecnici, come un audio di qualità che ben sottolineava il potenziale live dei Lacuna Coil. Prima della band nostrana bisogna passare attraverso le note dei
Dommin, una giovane band americana che è stata scelta come supporter per questo tour europeo. Per forza di cose il sound è affine a quello dei Lacuna Coil, ma le differenze persistono e si sentono anche; i Dommin sono più smaccatamente Pop, e cercano di continuo quella melodia zuccherosa a cavallo fra Dark/Gothic Rock misto a delle ritmiche di chitarra che ogni tanto alzano il tono... ma senza sconfinare nei territori Metal. Il pubblico più giovane li apprezza e li sostiene, personalmente dopo pochi minuti mi hanno lasciato un forte senso di noia e vuoto, ma evidentemente è una questione di gusti. Bisogna però ammettere che sul palco ci sanno stare e sicuramente sono stati capaci nello sfruttare une vetrina così importante per la loro carriera.
E' inutile nascondersi dietro un dito... se l'Atlantico ospita un cospicuo numero di persone non è certo per il gruppo spalla (con tutto il rispetto), semmai sono tutti per i
Lacuna Coil che non si fanno attendere troppo. Si inizia subito con una tripletta che scalda il pubblico a dovere, e mi sto riferendo a
Survive,
Underdog e
Closer. Se avete già saggiato la band dal vivo sapete a cosa andate incontro, ossia una prestazione appassionata, dove il contatto diretto con i fans diventa il punto focale di uno show potente e fluido. I cavalli di battaglia ci sono tutti:
Fragile,
I'm Not Afraid,
Swamped, e ovviamente
Heaven's A Lie,
Spellbound, per non parlare della cover di
Enjoy The Silence dei Depeche Mode. Le attenzioni (o la maggioranza di esse) si concentrano tutte sul fascino di Cristina Scabbia, che ormai sa bene come gestire la situazione, anzi è perfettamente amalgamata al resto del gruppo che offre una prestazione compatta e sostanziosa. Il concerto fila via come liscio per andare a concludersi con una bellissima
Our Truth, e a guardare il viso dei presenti la soddisfazione è molta. Non sarà stato il concerto definitivo della loro carriera ma questo non mette in discussione l'ottimo stato di salute dei Lacuna Coil.
Foto a cura di Marta Coratella.Survive
Underdog
Closer
I'm Not Afraid
Fragments Of Faith
1.19
I Won't Tell You
Heaven's A Lie
Fragile
Wide Awake
To The Edge
The Maze
Swamped
Enjoy The Silence (Depeche Mode cover)
Not Enough
Spellbound
Our Truth
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