Thrash Your Doom Festival:Necrodeath + Doomraiser + Grimness + VII Arcano + Stoner Kebab + God Watt Redemption27/10/2007 (
Jailbreak Club, Roma)
Anche questo anno rivede la luce il Thrash Your Doom Festival, una iniziativa che con il tempo sta crescendo in popolarità e qualità per quanto riguarda la band proposte. In questo fottuto 2007 sono stati i Necrodeath gli headliner della serata, forti del nuovo Draculea, disco che prosegue la loro lenta ma incalzante colata di metallo fuso. Da segnalere inoltre la grandissima risposta del pubblico romano, il Jailbreak era praticamente pieno.
Sfortunatamente non ho potuto assistere alla esibizione dei
God Watt Redemption, causa la simpaticissima Via Tiburtina intasata dal traffico, quindi mi scuserete/anno se non posso dare un giudizio sulla prestazione di questi giovani musicisti.
In ogni caso poco male perchè a gettare del buono e sano Stoner Rock sul pubblico presente ci pensano gli
Stoner Kebab (un nome, una garanzia), un concerto tutto sommato positivo il loro, pieno zeppo di sudore. I suoni ovviamente essendo all’inizio potevano essere migliori ma questo non toglie merito ad una giovane band che sa il fatto suo, non a caso il pubblico se ne è accorto.
Ora è il turno dei più noti
VII Arcano. E’la seconda volta che mi capita di vederli dal vivo, posso quindi confermare come dal vivo il loro Thrash/Death Metal funzioni alla grande. Suoni potenti e profondi sono stati la base di un live set equilibrato e mai fine a se stesso. Ormai è da parecchio che mancano con un nuovo disco all’appello, se non si esclude l’album uscito l’anno scorso ma che in verità era già vecchio di tre anni. In sostanza un’ ottima prova, ma il meglio deve ancora venire.
Tutto ad un tratto le atmosfere cambiano di getto, si tingono di nero fino a sfociare nel kaos primordiale grazie ai
Grimness che con il loro Black Metal crudo e marziale raggelano i presenti. La band di Valerio Di Prima si conferma una delle migliori dal vivo soprattutto per un impatto sonoro fuori dal comune. Tremendo il loro stile oserei dire fra il robotico e il tagliente, ricordano da vicino i Satyricon del periodo Rebel Extravaganza, senza però tutto l’armamentario vagamente Industrial negli arrangiamenti. I brani estratti vengono direttamente dal debutto Increase Humanity Disgust e dal prossimo Trust In Decay, ancora in via di uscita. Nulla di dire, bene così.
Di getto si passa dal Black Metal al Doom Metal con i
Doomraiser, e si torna alle radici del suono, ci si incammina lentamente verso dei monoliti di pura roccia che lasceranno il segno. E’la mia seconda volta anche per questa band capitolina e non posso fare altro che confermare come sulle assi del palco riescano a sprigionare il meglio. Come già detto trattasi di un lento e robusto Doom Metal tradizionale, ma non per questo scontato o derivato. Il pubblico guarda con molta attenzione ma partecipando anche attivamente. Vengono estratte maggiormente canzoni dal primo disco ufficiale intitolato Lords Of Mercy con buona gioia presenti. Non c’è che dire, una esibizione ottima e molto sentita, talmente tanto che qualcuno ci ha rimesso il naso colpito dal microfono del cantante, ma almeno stavolta il sangue era vero.
E ora l’appuntamento con la leggenda del Metal estremo Italiano, i
Necrodeath. Quando fanno il loro ingresso in sala il locale è stipato, tutti in grande attesa per assistere al massacro. La scaletta sarà tutto sommato molto equilibrata, con un occhio di riguardo anche per il nuovo arrivato Draculea, che a quanto pare si presta a dovere per essere eseguito dal vivo. Impressionante la deflagrazione avvenuta durante l’esecuzione di The Creature, più che il pogo sembrava una rissa da stadio. Il resto viene da se, Perseverance Pay, Forever Slave e chi più ne ha più ne metta fanno il loro sporco lavoro mostrando una band che dopo 22 anni di onorata carriera proprio non vuole saperne nulla di appendere gli strumenti al chiodo. Individualmente nulla da dire, tutti quanti con in testa Flegias hanno dato il meglio per non fare prigionieri, riuscendoci.
E ora sotto con la terza edizione di questo Thrash Your Doom Festival.
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