Chiedo scusa fin da ora ai presenti, agli interessati e non ultima all’organizzazione se vedranno riportate le impressioni solo delle ultime due band che si sono esibite sul palco del Carlito’s Way all’Hellbrigade
Festival che si è tenuto sabato 12 a Retorbido (Pv).
Purtroppo la mia presenza è stata in dubbio fino all’ultimo a causa di eventi tanto travagliati ed unici che penso meritino di esser citati in apertura di recensione per dimostrarvi che non è stata la mancanza di interesse a farmi arrivare al locale in tempo per l’esibizione dei polacchi Christ Agony.
Il sottoscritto è stato infatti reclutato come scrutatore agli ultimi referendum ed ha dovuto perdere ben cinque ore per l’allestimento del seggio. Qui a Milano le schede erano ben nove, perché oltre ai quattro quesiti nazionali se ne sono aggiunti ben cinque consultivi cittadini per un totale di quasi 9000 schede timbrate e vidimate.
Io e il mio socio alle 21.00 partiamo da Milano e mentre percorriamo l’autostrada Milano-Pavia veniamo fermati dalla Polizia per un controllo. Le solerti forze dell’ordine ci domandano cosa andiamo a fare, e io tranquillamente rispondo che devo fare il report di un festival heavy metal che si tiene dalle parti di Voghera per Metal.it.
Immediatamente mi fanno scendere e cominciano a perquisirmi…
Non so se è l’equazione
metallaro=drogato o se Metal.it è fra i siti che fiancheggiano il terrorismo islamico, fatto sta che perdiamo una altra mezzora buona senza che i poliziotti trovino alcunché per fermarci.
Raggiunto il Carlito’s Way, noto con estremo piacere che l’affluenza è più che discreta, e che i banchi del merchandising all’interno del locale sono abbondanti, forniti e con prezzi davvero invitanti.
Purtroppo il mio arrivo coincide con le ultime note dell’esibizione dei
Black Flame. E qui scattano gli improperi perché se non ci avessero fermati per il controllo mi sarei visto volentieri lo show del terzetto piemontese avendo consumato i ferali “Conquering purity” ed “Imperivm”.
Un rapidissimo cambio di palco e i blasfemi polacchi
Christ Agony cominciano a mettere a ferro e fuoco il locale.
Personalmente non trovo la loro proposta di blackened death metal così affascinante, ma molti dei presenti non sono d’accordo con le mie impressioni e cominciano a scatenare un pogo davvero violento.
Peccato che i suoni non siano il massimo e che l’estrema distorsione delle chitarre non siano pari all’intensità dello show di quella che è una delle band più quotate nell’underground dell’est europeo.
Finalmente giunge l’ora degli
Asphyx! La band olandese era già scesa due anni fa in quel di Milano raccogliendo un nutrito pubblico presso il Club71 e fu interrotta bruscamente durante l’esecuzione dei bis a causa di pressioni dei gestori del locale.
Fortunatamente in questa occasione il quartetto ha potuto esibirsi senza problemi, intrattenendo i presenti con uno spettacolo a dir poco sopraffino per oltre una ora e mezza di intensa qualità.
La scaletta, che riporto a parte, tocca gran parte della storia della band olandese con l’accento posto sull’ultimo lavoro in studio “Death… the brutal way”, ed ha accontentato sia coloro che preferiscono l’anima più brutale sia quelli che hanno in grazia i rallentamenti doomeggianti dell’Asphyx-sound.
Ottima la prova di Martin Van Drunen dietro il microfono, ma è l’intera band che gira come una macchina oliata alla perfezione e il pubblico rimanda all’unisono l’energia che riceve dal palco muovendosi e contorcendosi senza pausa.
D’altronde 20 anni di carriera (pause comprese) significheranno qualcosa no?
Divertente anche il siparietto con un ironico Martin Van Drunen che ha dedicato “Death the brutal way” ai partecipanti al gay pride romano...
E’ oltre l’una e mezza di notte quando i Nostri si congedano con la letale “Pages in blood”. Il tempo di scaricare le ultime gocce di adrenalina ed un ultimo giro fra i banchi del merchandising scandiscono il tempo prima del ritorno a casa con ancora negli occhi e nelle orecchie una delle esibizioni più calde dell’ultimo anno.
Setlist Asphyx:Quest of absurdity
Vermin
Scorbutics
MS Bismarck
Death the brutal way
Food for the ignorance
Diabolical existence
Bloodswamp
Serenade in lead
Asphyx II
Sickening dwell
Eisenabahnmorser
Forgotten war
Wasteland of terror
The rack
Last one on earth
Pages in blood