Una serata all'insegna della musica gratuita quella organizzata dai ragazzi del Forum di Bolzano, che stasera vede protagonisti nel capoluogo altoatesino i francesi Celeste, accompagnati dai nostrani Lento e dai locali Fugitive. La location designata per ospitare l'evento è l'Halle 28, una sorta di magazzino industriale recuperato e riadattato come centro giovanile, con una zona adibita a discoteca ed un'altra più piccola che questa sera sarà teatro del concerto vero e proprio. Un'atmosfera assolutamente underground ed un ambiente racchiuso e autogestito, che è sembrato essere ideale per un concerto di questo tipo, soprattutto considerando le band coinvolte. Metallari presenti assai pochi infatti, a dimostrazione che il genere musicale di Celeste e Lento trova maggiore apprezzamento in altri ambienti rispetto a quelli strettamente legati alla nostra musica preferita.
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blaFugitiveCon qualche minuto di ritardo rispetto all'orario comunicato, la serata ha inizio con i bolzanini
Fugitive che questa sera possono giocare in casa: una volta dentro l'Halle 28, si nota che la strumentazione dei musicisti è stata sistemata dinnanzi al palchetto, allo stesso livello del pubblico che circonda il gruppo con curiosità ed interesse. I Fugitive si presentano senza bassista ma le due chitarre riescono a riempire egregiamente le frequenze basse, merito anche di accordature piuttosto ribassate e di grande impatto, assicurato dallo stuolo di pedali ed effetti che entrambi i chitarristi mettono in bella mostra. Il post-rock interamente strumentale del gruppo si presenta di grande impatto emotivo, e predilige senza dubbio i tempi lenti e pesanti, ben sottolineati dalle chitarre ed infarciti di loop ed effetti estranianti, senza però dimenticare momenti più rabbiosi e carichi di angoscia, con il batterista a picchiare duro su piatti e pelli. L'interazione con i presenti è stata nulla, nemmeno una parola è uscita dalle bocche dei tre musicisti (d'altronde manco avevano un microfono), ed addirittura uno dei due chitarristi ha dato le spalle al pubblico per tutto il concerto. Una freddezza che è stata ampiamente ripagata dal calore della musica dei Fugitive, capaci di rapire i presenti all'Halle 28 con fughe psichedelice e momenti di furia incontrollata.
LentoDopo l'ottima sorpesa dei Fugitive, tocca ai
Lento prendere possesso della scena, e questa volta dal palco principale, ovvero una pedana rialzata di qualche centimetro rispetto al pavimento. Difficile riuscire a catalogare in maniera precisa la musica della formazione italiana, che come nel caso della band di apertura propone brani interamente strumentali che lascia ampio spazio a tempi lenti ed ossessivi, dove le chitarre ed il basso possono erigere un monolitico wall of sound capace di scuotere le viscere di chi affolla l'Halle 28. Momenti sludge/doom si alternano ad esplosioni in puro stile post-rock, creando uno stile imprevedibile ma assolutamente accattivante e ben supportato anche dalla macchina del fumo e dai ragazzi del gruppo che sulle assi del palco ci mettono del loro per rendere il concerto il più partecipato possibile. Anche in questo caso l'interazione con i ragazzi del pubblico è assente, probabilmente anche a causa dell'assenza di microfoni, ma i Lento sono in grado di sprigionare un'energia ed una carica che lascia passare in secondo piano la questione, sia che si tratti di pestare duro o di far tremare le fondamento dell'Halle28 con i suoni possenti e cupi dei loro strumenti. Nonostante il monicker dei nostri, il tempo scorre veloce e l'esibizione dei Lento giunge così al termine, lasciando visibilmente soddisfatti i presenti che hanno seguito il loro concerto, i quali già si leccano i baffi all'idea di godersi gli headliner di questa sera.
Setlist:Icon
Earth
Dyad
Hymen
Hymn
Still
Need
Vault
Least
CelesteSono circa le 22 (minuto più, minuto meno) quando i francesi
Celeste attaccano a suonare, avvolti nel fumo e con dei led rossi sulla fronte, e per la prima volta questa sera il pubblico riesce ad udire delle parole che accompagnano l'esibizione del gruppo. Stilisticamente parlando, i francesi sono il giusto complemento ai gruppi di apertura, solo che con loro i ritmi si fanno decisamente più serrati: il genere proposto infatti nasce da un incrocio di hardcore e black metal su cui la band innesta una certa venatura post, con chitarre ribassate dal sicuro impatto e con una batteria furiosa tra doppia cassa e blast. Ma i Celeste non sono solo questo, tant'è che spesso accade che i pezzi rallentino improvvisamente in un vortice di accordi dissonanti e carichi di angoscia, sopra i quali lo scream del cantante
Johan si inserisce alla perfezione. La risposta del pubblico nelle primissime file non si fa attendere, anche se il pogo o altre forme di partecipazione sono stati assolutamente assenti. Il marasma sonoro messo in piedi dei Celeste è devastante ed è in grado di comunicare un'angoscia e una disperazione incredibili, mentre anche sul palco i ragazzi danno prova di grande esperienza e intensità, con il cantante perennemente appoggiato davanti alla cassa della batteria, il chitarrista ed il bassista mai domi ed il batterista che ha la sola preoccupazione di pestare quanto più può. A rendere l'esperienza ancor più totalizzante è l'utilizzo massiccio della macchina del fumo e di una luce intermittente capace di creare un effetto rallenty che abbinato alla musica dei Celeste si è rivelato davvero estraniante. Anche nel loro caso il gruppo si è occupato poco di comunicare con i presenti, preferendo lasciare spazio alla musica: e da questo punto di vista penso che nessuno tra i ragazzi accorsi all'Halle 28 possa ritenersi deluso dalla searata. Gli organizzatori sono stati capaci di mettere in piedi un concerto
GRATUITO di tutto rispetto, con band internazionali e italiane di assoluta qualità che hanno saputo soddisfare i palati golosi di sonorità pesanti e contaminate.