Credo che sia la sesta volta che assisto ad uno show degli
Entombed, praticamente ogni qual volta la band di Stoccolma gravita attorno a Milano. Da quando li vidi la prima volta venti anni fa durante un memorabile concerto insieme ai
Napalm Death nell’ormai defunto Rolling Stones, la band svedese non ha mai smesso di emozionarmi e coinvolgermi con la sua personalissima ricetta sonora. Capirete quindi che nulla al mondo poteva sottrarmi alla data organizzata dalla Nihil in quel di Retorbido.
Arrivati al locale noto subito che la maggior parte dei presenti, approfittando della clemenza del meteo, aspetta al di fuori del Carlito’s Way piuttosto che assistere ai gruppi di supporto che si sono alternati prima degli Svedesi.
Nel momento in cui entriamo, gli
Anthems Of Steel cominciano la loro performance. Performance che è meglio dimenticare al più presto. Vuoi per i suoni completamente sballati, vuoi per la loro prova incolore basata su un metal sbiadito ispirato da Pantera e Machine Head, i Nostri si congedano in fretta ricordando che apriranno per lo show degli Exodus.
Dopo di loro tocca ad un gruppo decisamente più serio e preparato il compito di scaldare i presenti.
I
Gory Blister ci sanno fare e si vede. Forti di una esperienza pluriennale e con un nuovo album, “Earth-sick”, appena uscito, Nostri ci mettono pochissimo a incendiare gli animi con la loro proposta death/brutal.
Il loro show scorre preciso come un orologio, il sound compatto della band è purtroppo penalizzato da una resa sonora non completamente soddisfacente ma i Nostri non sembrano darvi troppo peso regalando una prestazione molto fisica.
Dopo un interminabile soundcheck, giunge finalmente il turno degli headliner. Gli
Entombed suoneranno per quasi un’ora e un quarto proponendo una scaletta più varia rispetto a quella dell’ultima volta che li vidi dal vivo allo Zoe Club nel (lontano) novembre 2007.
La band attacca subito con la trascinante “
Eyemaster” a cui segue “
Say it in slugs” scatenando un pogo selvaggio sotto il palco. I suoni, all’inizio deficitari, andranno migliorando durante lo show e si nota subito che
L.G. Petrov ha voglia di cantare e che non è salito sul palco pesantemente ubriaco come spesso accaduto in passato.
Gli Svedesi hanno di che attingere in oltre venti anni di carriera (anche se per i miei gusti è passato troppo tempo dall’uscita di “
Serpents Saints”) e la set list è inattaccabile, senza punti deboli. Ogni pezzo un classico che non può non tirare fuori l’adrenalina dai presenti. Come definire altrimenti brani quali “
Drowned”, “
To ride, shoot straight and speak the truth, “
Chief rebel angel” o “
Living dead”?
Una esibizione tutt’altro che svogliata, uno show convinto e convincente che ha lasciato una impressione ottima. Gli Entombed sono una band ancora viva che non si trascina raccogliendo gli ultimi applausi di una carriera al servizio della nostra musica preferita.
Set list Entombed:Eyemaster
Say it in slugs
Serpent saints
I for an eye
Out of hand
Supposed to rot
Drowned
Revel in flesh
To ride, shoot straight and speak the truth
DCLXVI
Like this with the devil
Chief rebel angel
Demon
Wolverine blues
When in sodom
Living dead
Serpent speech
Damn deal done
Left hand path