(25 novembre 2012) Gotthard + Planethard @ Alcatraz, Milano - 25/11/2012

Info

Provincia:MI
Costo:€22,00 + d.p., €28,00 in cassa
Quello che volete sapere sulla serata milanese dei Gotthard ve lo dico subito: la performance di Nic Maeder è stata ottima: vocalmente notevole, generosa, emozionata ed emozionante.

Detto questo, veniamo al dunque, ma non prima di aver tributato ai nostrani Planethard, special guest della serata, il meritato plauso. Una prova massiccia e convincente, dominata dagli ottimi riff e dall’eccellente tecnica chitarristica di Marco D’Andrea, ma soprattutto dalle pregevoli capacità vocali di Marco Sivo, un singer che conosco da tempo e che ogni volta offre prestazioni di altissimo livello. I pezzi del combo milanese funzionano alla grande, il pubblico si scalda e il set si conclude tra convinti applausi e corna al cielo.

Pochi minuti di attesa e l’arrivo sul palco dei Gotthard provoca il primo boato di un Alcatraz colmo e caldissimo. Si parte con Dream On e Gone Too Far, che già aiutano a comprendere quanta voglia ci sia in questi ragazzi di occupare un posto nel mondo dell’hard rock che conta. Starlight e Remember It’s Me, prese dal nuovo album, dimostrano che in fin dei conti praticamente tutti i presenti hanno assimilato alla grande Firebirth, mentre con Sister Moon l’intera venue è ormai in simbiosi totale con gli svizzerotti, che se la cantano e se la suonano felici di vedere una risposta così entusiasta da parte della gente. Arriva poi Hush, anche qui caratterizzata da un’altissima partecipazione, mentre One Life One Soul, proposta in un nuovo arrangiamento di pianoforte (a proposito, ottima anche la prova di Ernesto Ghezzi alle tastiere) e dedicata a Steve Lee, raccoglie lacrime e battiti cardiaci accelerati, mentre brividi reali e un pizzico di malinconia fanno capolino nella mente di tutti quanti.
The Story’s Over, sinceramente, non è da annoverare tra i pezzi indimenticabili della serata, mentre decisamente più tosta e memorabile risulta la doppietta Fist In Your Face/Give Me Real. Dopo un buon solo di batteria è il momento di un pregevolissimo set acustico. Falling favolosa, Tell Me da standing ovation e una Heaven completamente riarrangiata e sempre trascinante compongono questa breve ed intensissima parentesi.
Mountain Mama torna a scuotere tutto il locale dopo il piacevole rilassamento, risultando una delle canzoni meglio riuscite della serata, mentre la successiva Right On si guadagna tranquillamente un posto tra i classici, seguita da una Lift U Up ovviamente in grado di coinvolgere ognuno dei presenti in cori divertenti e saltellosi. Si procede a passi spediti verso il finale, con una Master Of Illusion prepotente, e una Anytime Anywhere da urlo e dal bis che tutti si aspettavano: Top Of The World, altra perla rara in una carriera costellata da tanti di quei pezzoni che contarli (o suonarli) tutti diventa ormai realmente difficile.



Insomma, ragazzi, che vi devo dire? Che senza Steve Lee non è la stessa cosa? Questo è ovvio, perché stiamo parlando di un fuoriclasse assoluto, sia a livello di singerche di frontman. Ma quella che mi sono trovato davanti è una band più viva che mai, carica di energia e di voglia di andare avanti. Un concerto praticamente perfetto ed estremamente emozionante, non solo per me: osservare i volti dei presenti è stato infatti abbastanza eloquente. Una partecipazione sentita e meritata, dalla prima all’ultima nota. Complice anche una resa audio perfetta, i Gotthard sono stati in grado di sviluppare una potenza di enorme impatto, come forse mai avevo sentito in passato da parte loro. Accanto a questo, ballad da brividi, eseguite con un pathos unico.
Una band che sul palco si diverte ancora un mondo e che sembra ormai perfettamente adattata alla nuova realtà. Nic è a suo agio e anche il pubblico lo incita alla grande, ma gli altri membri della band lo coccolano e lo proteggono, consci della difficoltà che occupare un ruolo così importante comporta. Una grande famiglia Swiss-rock che si dona completamente al suo pubblico: praticamente la ricetta perfetta per regalare una serata da ricordare a lungo.
Bentornati ragazzi, sul serio. Non vedo l’ora di ricapitare sotto il vostro palco, per cantare, emozionarmi e gioire di tanto sano rock and roll insieme a voi!

Un ringraziamento particolare alla Live per la collaborazione e a Francesca Vantellini per aver affrontato il set fotografico dal parterre a causa di un piccolo disguido!

Setlist:
Dream On
Gone Too Far
Starlight
Remember It's Me
Sister Moon
Hush
One Life, One Soul
The Story's Over
Fist in Your Face
Give Me Real
Falling
Tell Me
Heaven
Mountain Mama
Right On
Lift U Up
Master Of Illusion
Anytime Anywhere
Top Of The World
Report a cura di Alessandro Quero

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