(08 febbraio 2013) The 69 Eyes@Honky Tonky, Seregno (MB) - 08/02/2013

Info

Provincia:MB
Costo:non disponibile
Questa Slope se l’è legata al dito e non posso dargli del tutto torto. La calata in Italia dei vampiri finlandesi meritava una verifica da parte mia, che li avevo visti già due volte in concerto: la prima per l’uscita di Wrap Your Troubles in Dreams nel ’97, quando ancora musica ed immagine erano in pieno stile hard rock/street metal; la seconda nel ’99, appena uscito Wasting the Dawn, e ricordo i miei dubbi di fronte alla svolta pseudo gothic della band, che mi sembrava voler cavalcare l’ondata del successo del gothic metal. Una cosa di cui non hanno mai difettato, però, è la presenza scenica e con questo argomento ho convinto il mio prode collega a venire, armato di macchina fotografica e obiettivi. Quando arriviamo all’Honky Tonky vediamo sfilarci davanti nutrite schiere di giovani emo, di gotici veri niente, e già Alex comincia a guardarmi sospettoso. Il locale è davvero piccolo e stasera si riempirà quasi completamente. Dentro qualche metallaro, per lo più in veste di accompagnatore di qualche ragazza. Le prime file sono composte interamente da donne, di età variabile dalla teenager alla quarantenne, che lanciano gridolini, baci e sguardi adoranti, ciascuna cercando di farsi notare; noto anche diversi uomini… che, anche loro, lanciano gridolini, baci e si mangiano i cinque musicisti con gli occhi. Ad aprire la serata ci pensano i Bloody Mary ed i Noise Pollution. I primi sono autori di una sorta di pop/gothic/rock/metal di buona fattura, ma sul palco sembrano una boy band. I secondi hanno un'impronta più hard rock e sanguigna, ma risultano ancora acerbi. Il concerto dei The 69 Eyes inizia con una coreografia che, già da sola, basta a darmi la conferma di cosa la band sia diventata: una specie di fumetto vivente, un condensato di cliché talmente impostato, finto e svuotato di reale significato, da sembrare quasi caricaturale… un cosplay del gothic. La voce di Jyrki è rimasta bella, potente, profonda; peccato che abbia deciso di fare volutamente il verso a Elvis Presley, Jim Morrison e Pete Steele. Jussi dietro le pelli è sempre scatenato, con un atteggiamento più da batterista punk che rock, e gli altri ragazzi hanno indubbiamente affinato la tecnica. Passati i tempi in cui Jyrki si presentava con i lunghissimi capelli neri, adesso ha optato per un taglio che, visto dal vivo, ha avuto almeno il pregio di strappare un sorriso a Slope: praticamente il cappello delle celebri Giovani Marmotte americane; ci si aspetta di vedere la classica coda penzolare dietro. Incurante di avere quasi cinquant’anni, si prodiga in pose a metà fra Elvis (da un momento all’altro mi aspetto anche la mossa del bacino) e Michael Monroe (di fronte a cui persino Vince Neil china la testa), tentando anche il carisma misterioso di Andrew Eldritch, dal quale ha palesemente copiato i Rayban neri a goccia, che non toglie mai. Personalmente trovo imbarazzante lui, i rosari che porta al collo, frasi come “dedicata a tutte le dolci ragazze gotiche che, come noi, amano vestire di nero”, i continui riferimenti al film il Corvo, a cui è dedicata anche la song Brandon Lee. I nuovi pezzi dal vivo sono molto più rock e diretti, non essendoci tutto il background di super arrangiamenti, indubbiamente potenti e trascinanti. Love Runs Away, Tonight, Red, Gothic Girl sono fra quelli che si distinguono maggiormente; devo purtroppo rilevare che la maggior parte degli altri sono estremamente simili fra loro, tanto da quasi confondersi. Nonostante le mie considerazioni, i presenti hanno tutti gradito ampiamente lo spettacolo, quindi lo si può considerare un successo; questa incarnazione dei The 69 Eyes ha un suo nutrito pubblico. Alla fine volano anche dei palloncini... naturalmente, neri.



Setlist

Love Runs Away
Perfect Skin
Dead 'n' Gone
Tonight
Gothic Girl
I Know What You Did Last Summer
Betty Blue
Dead Girls Are Easy
Black
Borderline
Dance D'Amour
Never Say Die
Red
Feel Berlin
Devils

Encore

The Chair
Brandon Lee
Lost Boys
Report a cura di Laura Archini

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 11 feb 2013 alle 20:33

Ghghgh...

Inserito il 11 feb 2013 alle 16:25

Archini,me la pagherai. Tra l'altro non hai citato Bobby Solo...unica vera ispirazione del singer...