E' venerdì e dopo una lunga settimana lavorativa un bel concerto è proprio quello che ci vuole per staccare! Se poi il nome in ballo è quello dei tanto acclamati Children of Bodom, l'occasione è assolutamente di quelle imperdibili.
Arriviamo al Live di Trezzo, location ormai stra-collaudata, con un discreto anticipo, entriamo e c'è giusto il tempo di farsi una birretta prima dell'esibizione dei giovani finlandesi
Medeia.
Devo candidamente ammettere che non li conoscevo, ma si sono rivelati un buon gruppo. Il Live era ancora praticamente vuoto, ma va detto per onor di cronaca che il poco pubblico che c'era rispondeva positivamente, alzando le corna e addirittura imbastendo un mini circle pit, incitati dall'istrionico vocalist.
A livello di suoni non mi sono piaciuti molto, suoni grossi ma poco definiti, in alcuni punti c'era bisogno di concentrarsi parecchio per capire quello che i 6 stavano suonando. La tastiera in particolare era praticamente INESISTENTE e le poche volte in cui la tastierista cantava, inizialmente si sentiva pochissimo poi la situazione e' leggermente migliorata, grazie agli smanettamenti del fonico.
A livello scenico devo dire niente male, uno dei 2 chitarristi saltava come un pazzo, la tastierista (per inciso decisamente dotata) quando non suonava girava per il palco ad incitare la gente assieme al già citato cantante.
Insomma una band con ottime potenzialità!
Setlist:
We all Fail
Abandon All
The Unseen
Cold Embrace
Devouring
Descension
Iconoclastic
Misery PrevailsSolito rapido cambio di palco, mentre il locale si era riempito quasi completamente, ed è il turno dei
Decapitated, che già durante il "line check" grazie a qualche minuto di "Walk" dei Pantera piu' qualche breve accenno a "Angel of Death" degli Slayer riescono ad accattivarsi le simpatie del pubblico presente. Dopo qualche minuto di pausa sul Live si riversano 7 pezzi di pura cattiveria.
I suoni erano molto molto buoni (decisamente superiori rispetto ai Medeia): volendo fare fare i pignoli, si poteva dare un po' piu' di "punta" alla cassa e un po' più di volume al rullante, ma tutto sommato andava bene così, il basso mi sembrava poco definito ma era più dovuto al suono stesso del basso, la chitarra era ottima, molto definita e soprattutto graffiante e la voce molto buona.
A livello di show erano un po' più "statici" rispetto ai già visti Medeia, ma è anche comprensibile dato la complessità tecnica dei pezzi. Ciò nonostante si sono difesi alla grande, il cantante aveva un'espressione incazzata col mondo e i suoi lunghissimi rasta non passavano di certo inosservati.
Il pubblico ha senza dubbio apprezzato la loro esibizione che, a livello puramente musicale e sonoro, è stata la migliore della serata.
Setlist:
Pest
404
Lying and Weak
A View From a Hole
Flash-B(l)ack
Homo Sum
Spheres of MadnessArriva quindi il momento del pezzo forte della serata, l'esibizione di Alexi Laiho e dei suoi
Children of Bodom.
Il locale e' ormai pieno e, prima di suonare, i Children fanno un piccolo elogio a noi italiani e ci omaggiano attaccando la bandiera italiana su una della tante aste della batteria..inutile dire che il pubblico apprezza!
Fa il suo ingresso Alexi Laiho ed è già uno sputacchio, qualche breve incitamento al pubblico e partono a suonare.
Il pubblico è subito in delirio e le pogate sotto il palco non mancano di certo, come da tradizione.
La scaletta è varia e va a pescare un po' in tutta la discografia dei finlandesi, con 3 canzoni per disco tranne che per Blooddrunk, dal quale viene tratta la sola title-track, sintomo che anche a loro quell'album non dev'essere piaciuto granché. Non manca nulla, forse l'unica pecca è la durata del concerto, 15 canzoni più l'encore sono un po' pochine, ma è un dettaglio.
I suoni mi hanno un po' deluso, sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio: durante le parti più "lente" si riusciva a sentire abbastanza bene ma quando partivano e frullare a 250 bpm non si capivo molto, in particolare la batteria aveva un suono pessimo.
Lo show invece è stato davveroSPETTACOLARE, la scenografia era paurosa, da veri tamarri del metallo quali sono! Ottimi giochi di luci, roba che non si può descrivere!
il tastierista Janne Wirman mentre suonava si beveva la sua, o meglio LE suE birrette e faceva qualche foto/filmato con il suo smartphone, tanto per gradire.
A livello tecnico invece assolutamente perfetti, non hanno sbagliato un colpo e vedere-sentire la perfetta intesa che c'era tra Alexi e Janne negli assoli è stato qualcosa di unico nel suo genere!
Verso la fine dell'ultimo pezzo, "
In Your Face", sale sul palco anche il cantante dei Medeia "leggermente" ubriaco, che duetta insieme ad Alexi, il quale onestamente non lo caga di striscio.
In conclusione il concerto e' stato fantastico, nonostante le piccole pecche a livello di suoni, ma soprattutto mi preme fare un appello: date una sputacchiera ad Alexi Laiho!
Setlist:
Sixpounder
Living Dead Beat
Silent Night, Bodom Night
Halo of Blood
Scream for Silence
Bodom After Midnight
Lake Bodom
Hate Crew Deathroll
Dead Man's Hand on You
Are You Dead Yet?
Blooddrunk
Everytime I Die
Towards Dead End
Hate Me!
Downfall
In Your Face (feat. Keijo Niinimaa from Medeia)Con estrema soddisfazione ci concediamo l'ultimo drink della serata e ce ne torniamo a casa decisamente soddisfatti dello show. See you next time!
Colgo l'occasione al solito per ringraziare Live Nation e il Live Club di Trezzo per la collaborazione.
Recensione a cura di Davide De Robertis e servizio fotografico a cura di Pietro Battanta per Metal.it.
Quoth the Raven, Nevermore..