Il nostro utente del forum Davide "Jeff" Morando, gloriosissimo membro di una community sempre più solida e compatta, ci ha inviato questo suo articolo relativo alla serata di ieri sera che ha visto Anneke van Giersbergen ed Amanda Sommerville in quel di Milano, dato che noi non abbiamo potuto presenziare con lo staff.
Lo ringraziamo di vero cuore e ci auguriamo di poterlo pubblicare nuovamente sul portale, naturalmente stavolta a nostre spese ;)
Enjoy!

Report a cura di Davide "Jeff" Morando

Grazie all'efficienza di Metal.it che oltre un mese fa ha pubblicato la notizia di questo concerto, sono riuscito a organizzarmi questa trasferta meneghina per gioire di una delle voci più belle del panorama rock e metal mondiale che hanno deciso di unire le loro forze e presentare le loro ultime fatiche discografiche.

La location è a dir poco azzeccata. Un locale dove puoi (se vuoi) mangiare come Ronnie James comanda in attesa del live, puoi goderti il concerto in piedi, seduto, da vicino, da lontano. Infatti sono convinto che molta gente fosse li per il locale, indipendentemente dalla musica proposta. Acustica commovente in ogni angolo, addirittura dal bagno si sentiva benissimo (maledetta prostata che non mi lascia due ore e mezza di autonomia). Sarà questa concomitanza di fattori, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla numerosa affluenza di pubblico, il più disparato ed eterogeneo possibile. E la bionda e formosa Amanda Sommerville non ha deluso proprio nessuno.

Partono infatti alle 21.00 spaccate i TRILLIUM, ovvero la vocalist americana e qualche musicista preso a caso (ma valido eh). Non trovare Amanda Sommerville nei credits di una qualsiasi band tedesca è cosa rara, lei fa la revisione dei testi in inglese, cura i cori ed è pappa e ciccia, soprattutto ciccia con quei geniacci di Sasha Paeth e Miro dei Gates Studios... che le hanno suonato e prodotto il debutto pop Windows del 2009 e questo progetto un po' più metallico a nome Trillium.
In un'ora risicata Amanda sfodera una prestazione superlativa. Potenza, tecnica, feeling. Cambia mille registri vocali, lirico, pop, groovy, rock con una naturalezza disarmante e una passione encomiabile. E una presenza scenica trascinante. Il pubblico gradisce molto, dai momenti più delicati ai pezzi più trascinanti.
Molti estratti dal debutto Alloy e tre quattro dal suo album solista sopra citato. Non pervenuto mi sembra l'album SOMMERVILLE / KISKE, ma io francamente non ne ho sentito la mancanza. Band solida con una nota di merito al bassista, impegnato costantemente anche nei cori.

Tracklist in ordine sparso e con qualche buco
- Machine gun
- Mistaken
- Purge
- Utter Descension
- Mayday
- Point of safe return
- Love is an illusion
- Bow to the Ego
- Coward

Velocissimo cambio palco (ad opera dei musicisti stessi) e tutto è pronto per la rossocrinita Anneke.
Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1995 e da Mandylion, ma lei è ancora bella e in forma in maniera imbarazzante.
Si attacca con due estratti dal nuovo album (che verrà suonato tutto nell'arco dell'ora e mezza di performance) poi un tuffo nel passato per la gioia dei lungocriniti metallari. Anneke non sbaglia un colpo. Per quanto sia meno tecnica e varia della sua opener, ha una timbrica inconfondibile che ti arriva dritta al cuore e fa sognare.
E un perenne sorriso stampato in fronte. Non di mestiere (anche di quello ne ha da vendere quando ammicca con le prime file, o quando ci sono degli intoppi nella parte acustica), non di circostanza. Si vede lontano un miglio che adora fare quello che fa, ed è visibilmente stupita da quanto il pubblico sia numeroso e partecipe.
Con la band alle spalle, voce e piano, o lei dietro una chitarra acustica è sempre adorabile e "credibile" (per sto concerto mi sono perso X Factor mannaggia...)
Anneke avrà un futuro radioso, glielo auguro, e merita di non essere considerata solo la ex voce dei THE GATHERING

Tracklist in ordine sparso e con qualche buco
You Will Never Change
Drive
Saturnine
Treat Me Like a Lady
My Boy
1000 Miles Away from You
You Learn About It
Beautiful One
My Mother Said
Forgive Me
Mental Jungle
You Want to Be Free
Stay
Shooting for the Stars
Broken Glass
We Live On / Feel alive
The Best Is Yet to Come

Conclusioni
Un concerto bello, perfetto in ogni dettaglio (addirittura l'orario rispettato che permette di rientrare a orari decenti). Di quelli che fanno bene allo spirito, non solo alle orecchie.

Fatti non fummo per viver come bruti...
...fummo "fatti "e lo siamo tuttora!!!!
JEFF THE REST
FUCK THE BEST