Serata all'insegna del metal estremo quella al Point di Egna (BZ), che vede come piatto forte l'esibizione degli americani Dying Fetus nella loro unica apparizione italiana all'interno del loro tour europeo. A completare la serata due local heroes come Blood Edition ed Indecent Excision, che come potrete leggere poche righe più in basso hanno tenuto alto il vessillo del death metal ed hanno aperto degnamente la serata. Un ringraziamento particolare a Maurice di Poison For Souls per la disponibilità.
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aBlood Edition
L'onore di aprire le danze spetta agli altoatesini
Blood Edition, ormai vecchia conoscenza del sottoscritto che ha avuto il piacere di vederli in azione ben due volte di spalla ai
Brutal Truth nelle date bolzanine e meranesi. Il loro death metal brutale e tecnico è l'ideale per cominciare la serata, ed infatti la band può contare sul supporto e sul calore dei presenti che non cessano di applaudire e scapocciare per tutta la durata dell'esibizione del gruppo. In scaletta sono presenti molti brani estratti dal disco
"Cutting The Director" dal 2010, tra cui "Conscious Autopsy", e c'è tempo perfino per un brano nuovo di zecca, che si incastra alla perfezione con il resto della produzione targata Blood Edition. Ottima la prova strumentale del terzetto, compatto e preciso e dotato di grande carisma sul palco, con il bassista Lukas ed il chitarrista Snorre intenti a darsi il cambio dietro al microfono all'interno delle canzoni. Nella mezzora a loro disposizione i
Blood Edition convincono con il loro death metal feroce e lasciano il palco tra gli applausi e l'incitamento dei propri fan.
Indecent ExcisionDopo un rapido cambio di palco, tocca ad un'altra band locale prendere possesso del pubblico: è il turno infatti degli
Indecent Excision, band di brutal slam che sta letteralmente bruciando le tappe e si sta affermando sempre più a livello internazionale, con esibizioni in America, Inghilterra, Austria e Germania. Per l'occasione la band guidata dal chitarrista
Hannes presenta il nuovo arrivato nella band, il batterista
Alessandro Santilli dei romani
Devangelic, che va quindi a sostituire la drum machine solitamente usata dalla band. In mezzora di esibizione il gruppo propone diversi estratti dal suo album di debutto "Deification Of The Grotesque", vomitando sui presenti una massiccia dose di brutal slam death metal, equamente suddiviso tra sfuriate parossistiche e i rallentamenti tipici del genere, in grado di fomentare non poco i fan accorsi sotto il palco. Sicuramente il fatto di giocare in casa ha aiutato parecchio gli Indecent Excision, letteralmente trascinati dai grugniti e dalla grande presenza scenica del cantante
Matteo Bazzanella. Tra le varie "Sculpture Of Severed Remnants", " Entwined By Vermin, Submerged By Vomit" e " Deification Of The Grotesque" c'è anche il tempo per una cover degli americani
Liturgy e per un nuovo inedito, estratto dall'imminente nuovo EP intitolato "Rise Of The Paraphiliac Demigod", entrambi perfettamente in linea con lo stile del terzetto altoatesino.
Il gruppo lascia il palco non dopo aver concesso un bis insistentemente richiesto dalle prime file, e lascia alle sue spalle morte e distruzione. Una prova compatta e feroce, come era lecito attendersi.
Dying FetusSono le 22.30 quando gli americani
Dying Fetus fanno il loro ingresso sulle assi del palco, acclamati a gran voce dai presenti che affollano l'esterno del Point. Giusto il tempo di un rapido soundcheck ed il gruppo scatena la propria furia iconoclasta sulle note di "Grotesque Impalement", che scatena il putiferio nelle prime file. Come sempre è il leader
John Gallagher a prendere per mano il pubblico, assieme al bassista e cantante
Sean Beasley che sprigiona un'energia incredibile sul palco e che con il suo growl profondo e gutturale esalte i fan del terzetto americano. Dietro le pelli
Trey Williams si diverte come un matto, e lo dimostra un sorriso che a più riprese durante il concerto si stampa sulle sua faccia, e devasta il suo drum kit con precisione e ferocia inaudite. La scaletta pesca a piene mani dall'ampio repertorio dei Dying Fetus, integrando alla perfezione brani vecchi ("We Are Your Enemy", le immancabili "Praise The Lord (Opium Of The Masses)" e "Killing On Andrenaline") e brani estratti dall'ultimo "Reign Supreme", come "From Womb To Waste", "The Blood Of Power" e "Second Skin" che confermano la bontà dell'ultima fatica in studio della band del Maryland. Il groove assassino dei brani fomenta i diversi fan che sono presenti questa sera, che si scatenanto in pogo e mosh nonostante la calura estiva che non da tregua nemmeno quando il sole è calato dietro le montagne e che acclamano a ripetizione i Dying Fetus tra un pezzo e l'altro. La caratura e l'esperienza della band sono fuori discussione, ed infatti il terzetto americano fornisce una prova solida, convincente e divertente a dimostrazione che i Dying Fetus sono ormai una macchina ben oliata e collaudata, anche se (Williams a parte) a volte si è avuta l'impressione di un'eccessiva freddezza e distacco da parte dei componenti. Dopo 60 minuti circa di un concerto così (un paio di pezzi in più potevano per la verità essere fatti) c'è in realtà poco di cui lamentarsi ed anche questi appaiono dei peccati veniali. Alta l'affluenza di pubblico nonostante si trattasse di un concerto infrasettimanale, ma va dato merito all'organizzazione di aver gestito con intelligenza gli orari di inizio e di fine della serata. Come sempre i Dying Fetus si sono rivelati una macchina da guerra e male hanno fatto quelli che hanno preferito stare a casa piuttosto che accorrere a vedere un gruppo di tale caratura. Una garanzia.
Setlist:Grotesque Impalement
We Are Your Enemy
Second Skin
Homicidal Retribution
Your Treachery Will Die With You
Justifiable Homicide
The Blood Of Power
Praise The Lord (Opium Of The Masses)
Killing On Adrenaline
Kill Your Mother, Rape Your Dog
One Shot, One Kill
PS: la scaletta non è perfetta, se doveste ravvisare qualche errore o omissione contattatemi pure tramite mail.
Un ringraziamento particolare a Daniele Peterlongo per la gentile concessione delle fotografie della serata.
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