Avvertenza: questo live report sarà dalla prima all’ultima riga non obiettivo. Troppo forte è il legame con
Max di
TriesteIsRock, con i
Kamelot ed in particolare con
Tommy Karevik, troppo importante è il fatto che Trieste ospiti l’unica data italiana del
Silverthorn tour, dopo aver ospitato più volte i
Seventh Wonder e i
Kamelot stessi, anche se in sola veste di spettatori per una sera. Per cui da questo live report aspettatevi tutto tranne che l’imparzialità.
Ad aprire la serata ci pensano gli olandesi
Revamp, band nata dalle ceneri degli
After Forever, e capitanati dalla “diva”
Floor Jansen, che al momento attuale può fregiarsi anche del titolo di cantante dei
Nightwish. Causa ill forfait dei
Tellus Requiem, lo spazio a favore degli olandesi si dilata, e per 45 minuti il pubblico triestino (e non solo, visto che sempre più spesso i visitatori di oltreconfine fanno capolino nel capoluogo giuliano per assistere alle date di TriesteIsRock) può ammirare
Floor Jansen e il suo gruppo. Onestamente, a parte il tempo di scattare qualche foto, non dedico molto tempo ai Revamp, interpreti di un genere che molto poco mi attrae. Ma il pubblico apprezza, e la presenza scenica della Jansen è davvero notevole, anche grazie all’esperienza su location ben più capienti.
Passa mezz’ora ed è il turno dei
Kamelot: sul palco tutto sommato piccolo del
Teatro Miela trova spazio una scenografia e un impianto luci veramente notevoli. L’attesa è alta, palpabile, e dopo un assaggio di Kamelot l’anno precedente (una jam session al termine del concerto dei
Sons of Season), finalmente il sogno di molti si avvera.
La scaletta è quella collaudata del tour, incentrata sugli ultimi lavori della band (alla fine saranno solo
Forever,
Center of the Universe,
Don’t you cry, e
Karma le tracce pre
Black Halo).
Il tour è anche il primo tour ufficiale di supporto ad un album che vede l’inserimento in pianta stabile di
Tommy Karevik, già nei
Seventh Wonder, e già guest vocalist/corista nel precedente tour, che vedeva come cantante ufficioso il nostro
Fabio Lione. Ovviamente tutti gli occhi saranno per lui, vista l’importante eredità da gestire; e, diciamolo subito, Tommy stupisce tutti, il sottoscritto soprattutto, che lo ha sempre visto come un ottimo cantante ma che sicuramente peccava di presenza, o, meglio, a volte leggermente non a proprio agio, a differenza di un
Roy Khan che faceva della sua presenza scenica il proprio biglietto da visita (ma sulla prestazione vocale live sinceramente non ha mai stupefatto).
Tommy tiene il palco con sapiente maestria, si cala perfettamente nella parte del cantante dei
Kamelot, non gioca a fare il sosia di
Khan, anche se alcuni atteggiamenti assomigliano, ma bisogna anche pure salvaguardare il trademark
Kamelot.
Una menzione particolare anche per
Thomas Youngblood, decisamente ispirato, e molto coinvolto in ogni singola nota.
Partenza con
Torn, che fuga subito ogni dubbio: la band è in forma, il pubblico è in forma, l’emozione dura forse 10 secondi, dopodiché tutto diventa adrenalina, coinvolgimento, cuore, passione. La prima cinquina lascia tutti senza fiato, con il pubblico che inneggia alla band tra una canzone e l’altra, e un
Youngblood quasi allibito della calda accoglienza del pubblico.
Song for Jolee spezza il ritmo, prima di una cavalcata di circa ancora 1 ora che conoscerà rallentamenti solo in occasione di
Don’t you cry, superbamente interpretata da
Karevik.
Chiude il concerto
Forever, ma il pubblico vuole di più, ed ecco i bis: prima
The Haunting (somewhere in time) con
Floor Jansen (che perde nettamente il confronto con la bravissima
Alissa White-Gluz),
Karma e la conclusiva ed immancabile
March of Mephisto.
Un concerto intenso, atteso da tanto tempo e che finalmente si è tramutato in realtà. Assolutamente indimenticabile.
(scusate l'assenza di obiettività)
Setlist Torn
Ghost Opera
The Great Pandemonium
The Human Stain
Soul Society
Song for Jolee
Veritas
(with Alissa White-Gluz)
Center of the Universe
Sacrimony (Angel of Afterlife)
(with Alissa White-Gluz)
When the Lights are Down
Rule the World
My Confession
Keyboard and Drum Performance
Forever
Encore:
Bass Solo
The Haunting (Somewhere in Time)
(with Floor Jansen)
Karma
March of Mephisto
(with Alissa White-Gluz)
Continuum
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