(15 marzo 2014) Node: XX Anniversario - 15/03/2014 @Pub Centrale, Erba (CO)

Info

Provincia:CO
Costo:Gratuito
Quante band possono dire di aver festeggiato i 20 anni di onoratissima carriera? Non tantissime direi, soprattutto se in questi 20 anni la qualità dei dischi prodotti è sempre stata elevatissima e non è mai calata nonostante l'avanzare naturale degli anni, l'evolversi altrettanto naturale della scena musicale e i meno naturali, ma inevitabili, cambi di line-up.

I Node, band meneghina che in questo 2014 festeggia quindi il notevole traguardo di cui sopra, scelgono il Pub Centrale di Erba per celebrare a dovere il lieto evento. Il locale è relativamente piccolo ma fin da subito gremito in ogni ordine di posti, sintomo che nonostante gli anni di latitanza la band sia ancora tra le più seguite del panorama estremo italiano. Dico subito, per non dovermi ripetere più volte durante il racconto della serata, che i suoni sono assolutamente perfetti, segno di un'attenzione maniacale ai dettagli e alla qualità, cosa da non sottovalutare assolutamente in un mondo musicale ormai poco attento a certe situazioni.
Esaurita la premessa prettamente tecnica, i Node si dimostrano una band coi controfiocchi, o forse meglio dire coi controcoglioni, se ci perdonate il francesismo. Quasi due ore di macello puro, riff granitici, piatti e corde torturati all'inverosimile, così come le corde vocali dei diversi vocalist che si sono avvicendati sul palco per raccontare, con la loro presenza, ogni minimo dettaglio dell'ultra decennale storia della band, diventata col tempo praticamente la famiglia allargata del mastermind Gary D'Eramo.
Sia gli attuali membri della band (oltre al già nominato D'Eramo vanno citati il chitarrista Rudy Gonella, il bassista Davide de Robertis, il batterista Pietro Battanta e il vocalist Sid) sia quelli del passato sciorinano una prestazione al limite della perfezione, alternandosi in maniera grandiosa dietro lo strumento di competenza, così come è all'altezza l'alternanza dei pezzi: ogni album dei Node viene adeguatamente toccato con un buon numero di brani, con una leggera prevalenza per quella che viene universalmente considerata la Magnus Opus della band, quel "Das Kapital" che, assieme a "Sweatshops" di un paio di anni prima, proiettò il gruppo nell'Olimpo del death/thrash italico e europeo.
Ammetto di non essere propriamente un grande fan del genere proposto dai Node, preferendo tendenzialmente sonorità più "tranquille", ma quando la qualità della musica suonata è così alta è davvero impossibile non rimanere piacevolmente sorpresi e ammirati.

Insomma i Node si dimostrano ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, una delle band di punta dello Stivale nostrano. In attesa febbrile della prossima uscita discografica sulla lunga distanza (e i nostri ci hanno già fatto ascoltare qualche chicca), godiamoceli in sede live perchè ne vale assolutamente la pena. Come recita il loro "slogan": 666% PURE ITALIAN MOTHERFUCKERS!

Scaletta:

Intro
Redrum
Old Nick
Watcher
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Shotgun
Sacristan
Hellywood
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Outpost (Jack Lavatura on vocals, Marco di Salvia on drums)
East Ghost (Jack Lavatura on vocals)
White is Burning ("Rex" Caruso on vocals)
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New Order (Gabriel Pignata on bass, "Rex" Caruso on vocals)
When I Believed in God ("Rex" Caruso on vocals, Marco di Salvia on drums)
Rebel Yell ("Rex" Caruso on vocals)
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Children
Ask (Oinos Gato on drums)
Jerry Mander (Mario Giannini on drums)
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History Seeds
As God Kills (Marco di Salvia on drums, Klaus Mariani on bass)
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No Reason
Plagio/Dalmine (titoli temporanei)
Das Kapital


Si ringrazia il Pub Centrale per l'ottima accoglienza e Emanuela "Black Moon" Venneri per il photo report.

Quoth the Raven, Nevermore..
Report a cura di Andrea Gandy Perlini

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