Ero decisamente curioso, tutta la bagarre riguardante il nome "L.A.Guns" negli ultimi tempi aveva stimolato la mia curiosità.
Quali sono i migliori?
Quelli con Phil Lewis o quelli con Traci Guns?
Dovevo assolutamente vedere quelli che si presentavano a Torino e capire se erano all'altezza del nome!
La formazione capeggiata da Traci Guns, dal figlio Jeremy (al basso, già nei Brides of Destruction al posto di Nikki Sixx), Paul Black (cantante originale della band) e Nickey Alexander (ex-Faster Pussycat) era in scena al Noize Club preceduti da ben tre supporting act bands.
Il concerto inizia con un po' di ritardo e il locale non è purtroppo "strapieno", ma si sa, ormai Torino sotto l'aspetto concertistico è morta da anni...
La prima band sono i Dust n' Bones, leggo su internet che sono attivi dal 1998 e che sono nati come Guns' n Roses tribute band (e chi l'avrebbe mai detto dal nome? ^-^), il suono non è dei migliori e il basso è prepotentemente alto su tutto il resto, ma non ho comunque purtroppo una buona impressione.
Un po' per il rito iniziale con tanto di bacchette infuocate che fa tanto "vogliamo fare i Kiss ma non abbiamo i mezzi", un po' per il look del cantante.
Oddio, è pur vero che bisogna recensire la musica e non il look, ma è anche vero che si tratta di street-glam e quindi il look è importante.
Ora, lo dice uno che ha la panza da anni, mettere la canottiera e i ciclisti non è proprio una scelta azzeccata se non si ha il "physique du role" e anche coprire la zona ciccia con 200 cinture degne del Rob Halford dei bei tempi, non cambia il risultato. Detto questo, non sono rimasto molto impressionato dal set della band, il cantante aveva uno scatto da centometrista e correva a destra e sinistra (peraltro ad un certo punto, complice anche il look, mi è venuto in mente Mr.Kennedy della WWE quando urla "KEEEEEN KENNEDDDDYYYY" si, ok, sono malato!!!) e i musicisti si impegnavano, ma la musica non mi ha detto molto tranne qualche riff azzeccato e degno di nota.
Una nota a parte, il fatto di parlare in inglese tra un pezzo e l'altro è pure carino e simpatico una volta...è magari utile se stai registrando un disco live o un dvd e lo devi mandare anche fuori Italia, ma in una serata come questa l'ho trovato decisamente fuori luogo, specialmente per la fatica che fanno gli stranieri (vedi Paul Black dopo) a parlare nella nostra lingua quando vengono a suonare da noi.
Seguono gli Smoking Colts, band che conoscevo solo di nome, ma che comunque parte sicuramente ad un livello più alto con la canzone "First Lesson" (preceduta dall'intro del film "Il Buono, il brutto, il cattivo" e sempre rimanendo in tema Wrestling, solo "The Undertaker" ha un'intro così lunga eh!!!^-^). Pur non amando la voce del cantante Leo Rox, perchè troppo AC/DC-oriented e poco comprensibile nel cantato (e non puoi urlare "Porca Pu***a" ogni 3 secondi eh!!!^-^), la band era compatta e dotata di un chitarrista con le contropalle!!!La sezione ritmica formata da Mr.Gee (batteria) e Matt Richards (basso) era ben unita e non perdeva un colpo, anche sulle seguenti "Something Special" e "I'm A Lover". Il pubblico si è decisamente scaldato con i ritmi sostenuti degli Smoking Colts e la band ha fatto di tutto per portare la gente sotto il palco (diciamo pedana!) a far casino. Chiudono con "Like a Pantera" che è decisamente il pezzo che mi è piaciuto di più. Una buona band che merita di essere ascoltata nuovamente!
Viene l'ora degli Hollywood Killerz dopo la reunion (avevano cambiato nome e stile tempo fa...mentre ora hanno solo cambiato l'ennesimo batterista!).
Conosco la band da qualche anno e so che sono sinonimo di "casino e divertimento".
E infatti partono subito sparati con "Hittin' the star" seguita da "Somewhere" e "Goin' Down". Harry Kill Kill salta come un forsennato con una bellissima maglietta di "Felix" (miciotto simpatico anni '80 e forse pure un po' prima!). Il nuovo batterista è decisamente all'altezza della situazione e due chitarre danno sicuramente molto corpo alle canzoni come la bellissima "Radio America". Sicuramente la band più adatta a far da supporto agli L.A.Guns come stile e genere musicale. La cosa che mi ha sorpreso moltissimo è stato...Harry KK bere acqua!!!!!!!Ma sei impazzito?Guarda che ti fa male!!!^-^
Ma viene l'ora della band leader della serata e siccome non hanno fatto il check sound, si fanno aspettare mentre un roadie prova la chitarra di Mr.Traci Guns e il batterista sistema la batteria (ecco unico appunto della serata, mi aspettavo una "signora batteria" almeno esteticamente!!!Invece era molto da "sala prove" pur se con un buon suono...). Con una mezz'ora di ritardo escono sul palco prima il figlioletto Jeremy Alexander (che a dire il vero, sarà perchè nuovo nell'ambiente, ma non è propriamente il più simpatico della band) , il batterista dei Faster Pussycat (un po' in sovrappeso ma una bestia sui tamburi!), Paul Black (un misto tra Alice Cooper, Patti Smith e il professor Piton di Harry Potter!!!!) e infine lui...Traci Guns con i tatuaggi modello Yakuza in bella vista, un cappellino da mafioso anni '30 e una faccia da duro che a me ha ricordato "Scarface".
Nulla da dire sulla tecnica di Traci...una bestia!!!!Sa suonare e lo dimostra con ritmiche spesse e aggressive e assoli precisi e puliti senza mai sfinirti con tonnellate di note inutili. Paul Black non è Phil Lewis, le due voci sono molto diverse e questo all'inizio lo ammetto mi fa storcere un po' il naso, ma man mano che i vari classici "never enough", "ballad of Jane", "LPD", "no mercy", "electric Gipsy" scorrono, mi accorgo che comunque è un buon frontman, sa come tenere in mano il pubblico (finalmente caldo e pronto a farsi sentire). Carino il siparietto dove invitano (anzi prelevano!) gente dal pubblico e li coinvolgono in una sorta di girotondo da hippie, tutti seduti per terra per manina a cantare (tra le altre "Superstition" di Stevie Wonder). Stranamente gli L.A. Guns "coverizzano" anche "Shut the fuck up!" dei Brides of Destruction (anche se Traci è autore del brano) con il figlio Jeremy alla voce solista (e più intonato di London dei Brides!). Paul Black tenta anche un paio di stage-diving peraltro rischiosi visto che non c'era poi tantissima gente presente e fa delle giravolte degne di un atleta! Traci si concede un lungo intermezzo di chitarra e quando concludono il concerto vengono richiamati a gran voce dal pubblico. Paul Black si siede alla batteria e inizia un assolo, ricordandoci che era anche un batterista oltre che cantante. Nickey Alexander gli si avvicina e picchiano entrambi sulla batteria prima che il cantante riprenda il suo ruolo lasciando il batterista da solo (e a dire il vero nemmeno me ne sarei accorto talmente sono stati precisi!). Escono anche Traci e figlio e concedono ancora alcuni brani tra un "Vi amo" e un"Vi voglio bene" di Paul Black. Nel frattempo due simpatiche signorine (con generose scollature) sono rimaste on stage a ballare mentre la band suonava e una della due ha deciso di fare una visita alla bocca di Traci con una lingua degna di Gene Simmons dei Kiss!!!! Il bacio (oddio mi stavo sentendo un voyeur!) si è prolungato per alcuni minuti e credo che il tutto sia terminato in albergo in seguito! Beh...scenetta degna della fama della band anche se gli anni '80 credo che ormai siano passati per tutti...purtroppo!!!Devo dire che è stata una serata molto rock 'n roll, piacevole e ben organizzata, non so come sono gli L.A.Guns di Phil Lewis...forse meglio...forse peggio...ma sicuramente non hanno un chitarrista del livello di Traci Guns!!!
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