Live report del concerto dei Kiss tenutosi l'11 Giugno 2015 presso l'Arena di Verona.
Foto di Stefano Giorgianni
Assistere ad un concerto dei KISS è un evento a cui un metaller deve prendere parte almeno una volta nella vita, è una sorta di pellegrinaggio, un punto di arrivo e di partenza per l'amante della musica rock/metal. Il report che si va a scrivere riguarda uno degli show più particolari ai quali uno spettatore possa assistere, uno spettacolo di "musica dura" all'interno dell'Arena di Verona, palco riservato a pochi eletti, specialmente se si tratta di generi al di fuori della lirica o del pop. Si ricordano ancora discorsi fatui di qualche anno fa, quando si narrava che il rock era nocivo per l'anfiteatro romano, che, si affermava, non poteva sostenere tali frequenze. Nel 2008 qualcosa è cambiato, i KISS arrivano in Arena per uno show memorabile, che, forse, ha cambiato il modo di vedere ed accogliere generi eterogenei in quello che è considerato ufficialmente il simbolo di Verona ed uno dei luoghi più ambiti ed affascinanti per un qualsivoglia concerto.
In questo 2015 la band statunitense torna nella città veneta per l'unica tappa italiana del 40th Anniversary tour, durante il quale, ovviamente, si celebrano i quarant'anni di attività del combo originario di New York City. A distanza di sette anni il benvenuto che i fans veronesi e di tutta Italia riservano ai KISS non è mutato; l'attesa è spasmodica; le code sono interminabili, coprono una distanza che parte dagli arcovoli dell'anfiteatro romano fino alle arcate dei portoni di piazza Bra (punto definito affettuosamente dalla gente di Verona "l'orologio"). Passando attraverso le lunghe file si può notare quanto il pubblico sia vario, di tutte le età, mascherati e non, con uniformi metalliche non solo appartenenti ai padroni di casa della serata, anche di Judas Priest, Black Sabbath, Metallica fino alle incarnazioni più recenti del Metal e, spesso, la maglia rispecchia l'età della persona. Quest'ultimo punto è probabilmente il più bello e gratificante nell'assistere ad un concerto di mostri del rock: vedere generazioni di amanti di questa musica, talvolta famiglie intere, dai nonni ai nipoti, tutti in attesa di scorgere i propri beniamini.
Dopo un po' di attesa veniamo scortati dentro all'Arena, quando, purtroppo, i The Dead Daisies, gruppo di supporto ai KISS, hanno quasi terminato la loro performance. Della band di John Korabi possiamo dunque dirvi ben poco, tranne che i ragazzi erano comunque carichi e tentavano di coinvolgere il pubblico (la cui gran parte è tuttavia entrata a ridosso dell'inizio dello show di Paul Stanley&Co.). Verso le 21.20, qualche minuto in anticipo rispetto all'orario previsto, il telone nero con il logo della band statunitense si innalza e d'improvviso crolla rivelando i protagonisti della serata, dopo l'annuncio a squarciagola
"You wanted the best! You’ve got the best! The hottest band in the world... KISS!". La scaletta che i KISS andranno a proporre è qualcosa di collaudato, una serie impressionante di successi che partono da
"Detroit Rock City", passando per
"Do You Love Me", "Lick It Up",
"Love Gun",
"Black Diamond", terminando con un finale da paura con
"I Was Made for Lovin’ You" e
"Rock and Roll All Nite".
Osservando in maniera distaccata lo show si può dire che i newyorkesi ci sanno fare e lo dimostrano, essendo in grado di tenere ancora il palco a sessant'anni suonati (per Stanley e Simmons). Minuscole imperfezioni tecniche sono presenti durante tutti gli spettacoli, quindi non è il caso di lamentarsi eccessivamente, anche perché si è vista gente saltare e cantare letteralmente dall'inizio alla fine del concerto, talmente coinvolti che probabilmente sarebbe potuto persino cadere un pezzo dell'Arena che non se ne sarebbero nemmeno accorti. I componenti del gruppo erano tutti in gran forma, da un Simmons più sputasangue che mai a un Eric Singer scatenato e precisissimo. Purtroppo è mancato il volo di Paul Stanley su
"Love Gun", ma in questo caso si tratta senza dubbio di questioni legate alla sicurezza ed all'impianto ospitante.
Come nota a titolo personale, ironica, mi sentirei di discutere con il vocalist che afferma di aver voluto tornare a suonare a Verona in quanto capitale italiana del rock (si vede che non c'è mai vissuto per notare quanto questa città sia scarsa di eventi del genere).
In conclusione non si può che affermare che i KISS siano ancora un parte importante del mondo del rock/metal, che probabilmente si farà fatica a fare a meno di loro quanto si ritireranno. Speriamo che passino ancora per Verona al più presto, poiché, come recitano i megaschermi a fine concerto:
"Kiss loves you Verona". Anche stavolta abbiamo avuto il meglio...
Setlist
Detroit Rock City
Deuce
Psycho Circus
Creatures of the Night
I Love It Loud
War Machine
Do You Love Me
Hell or Hallelujah
Calling Dr. Love
Lick It Up
Bass Solo
God of Thunder
Parasite
Love Gun
Black Diamond
Encore:
Shout It Out Loud
I Was Made for Lovin’ You
Rock and Roll All Nite
God Gave Rock ‘n’ Roll to You II (Outro)
Photogallery