Sul palco del Cerbero di Rozzano si è svolta una serata all’insegna del black metal che ha visto alternarsi i finnici
Horna, i norvegesi
Tortorum ed i nostri
Fides Inversa e
Kult .
Diciamo subito che l’affluenza non è stata all’altezza di un bill interessante come questo, segno che a Milano e dintorni ci si muove esclusivamente per i “grossi nomi” del circuito metal. Per la cronca, quando gli Horna hanno iniziato a suonare intorno alle 23.20, in sala ci saranno state meno di un centinaio di anime (nere) ad assistere allo show di Shatraug e soci.
Il tempo di giungere al locale e i
Kult aprono le danze con il loro black d’assalto, lineare ma efficace. Il settaggio dei suoni purtroppo lascia molto a desiderare – problema che si ripeterà anche coi Tortorum – la batteria sovrasta gli altri strumenti e la voce del singer Tumulash il quale, da parte sua, avrà anche problemi seri con l’audio “ballerino” del microfono.
La band lariana ha proposto estratti dall’ultimo lavoro in studio
“Unleashed from Dismal Light” uscito a fine 2013 mostrando una buona presenza scenica, su tutti la prova del batterista Gionata Potenti, ma questa non è una novità essendo il drummer una autentica certezza nel panorama black italico.
I
Tortorum sono una delle realtà più interessanti uscite dalle lande norvegesi, il loro ultimo lavoro, “
Katabasis”, ha raccolto molti consensi grazie alla fusione dei tipici elementi del black norvegese con le sonorità rituali dei “dirimpettai” Watain. Oltre ai problemi di settaggio del mixer di cui ho detto sopra, dopo pochissime note del primo brano è saltata la chitarra di uno dei due chitarristi! Rapidissimo cambio di strumentazione, e il quartetto può finalmente dare inizio al proprio spettacolo.
Si capisce rapidamente che la band è ben affiatata e abituata ad esibirsi dal vivo, nonostante i disagi audio si riesce ad apprezzare l’articolazione dei loro pezzi. Un black metal decisamente accattivante che evita di cadere nella ruffianeria e nella citazione dei cliché tipici del genere.
Consigliati.
Terzo gruppo a salire sul palco, i
Fides Inversa propongono invece un black metal che sconfina volentieri in rallentamenti doomeggianti con forte presenza di cambi di ritmo e riff ipnotici. Sembrano quindi abbandonati (per ora?) i riferimenti a Funeral Mist e Marduk che hanno caratterizzato il loro album d’esordio “
Hanc aciem…”.
Buona la presenza scenica del quartetto, i suoni (fortunatamente) rendono giustizia all’esibizione anche se rimane l’impressione che la band debba maturare ulteriormente per evitare alcuni cali di tensione durante l’esecuzione dei pezzi più lunghi ed elaborati.
Alle 23.20 è il turno degli headliner, quegli
Horna che nonostante i mille cambi di formazione subiti nel corso della loro onorata carriera, non hanno visto intaccata la loro importanza all’interno della scena black finlandese. Onestamente qualche dubbio sui finnici l’avevo; l’ultima volta che eran passati dalla nostre parti si resero protagonisti di uno show orrendo in quel di Brescia, salendo sul palco palesemente ubriachi e con un atteggiamento del tutto inadeguato e irrispettoso nei riguardi di chi si era fatto tantissimi chilometri per andare a vederli.
Fortunatamente questi dubbi sono evaporati in pochi istanti, la band dimostra di aver voglia di suonare e si muove compatta sul palco.
Il singer Spellgoth dimostra abile a gestire il repertorio del suo predecessore Corvus riuscendo a catalizzare su di sé l’attenzione dell’audience con una esibizione molto teatrale.
Accompagnato da un rosario demoniaco, mediante pose e gestualità rituali, il Nostro ha letteralmente officiato sulla base musicale dei suoi compagni per tutta la durata dello show.
La scaletta ha unito brani più vecchi (v. “
Hiidentorni huokui usvansa”, “Ars lateranum”, “Kuoleva lupaus”, “Kun synkkä ikuisuus avautuu”) ad altri più recenti (v.
“Sanojesi äärelle”, “Baphometin siunaus”), oltre alla presentazione in anteprima di alcune canzoni del prossimo album in cui si nota l’inserimento di riff legati ad una concezione classica dell’heavy metal (ovviamente realizzate con accordatura black). Interessanti ma da valutare su vinile prima di esprimersi definitivamente.
In definitiva un buon concerto su cui però il cattivo setting dei suoni delle prime due band ha un peso che non si può ignorare. Personalmente mi auguro di vedere più spesso bill di questa portata, sperando in una partecipazione maggiore da parte dei miei compaesani.
Stay tuned!
Setlist HornaKuoleva lupaus
Kun synkkä ikuisuus avautuu
Sodan Roihu (nuovo brano)
Sanojesi äärelle
Baphometin siunaus
Amadriada (nuovo brano)
Nekromantia (nuovo brano)
Hiidentorni huokui usvansa
Ars Laternarum
Pimeys Yllä Pyhän Maan
Örkkivuorilta
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