Il 21 febbraio appena trascorso è stata per il vostro
Sbranf l'occasione di rivedere e ritrovare una banda di amici, nonché (a mio parere) uno dei metal acts nostrani più interessanti e completi: i
Vision Divine.
La location è il
Borderline di Modena, locale nuovo con un bel palco ed un buon impianto luci/audio, anche se non grandissimo. Con l'occasione, abbiamo anche potuto scambiare quattro chiacchiere con il batterista
Alessandro Bissa, di cui vi daremo conto tra pochissimo. Ma andiamo al live...
Ad aprire le danze ci pensano i parmensi
From the Depth, forti di un ottimo debut album già ben
recensito su questi lidi. La band si presenta in palla e carica al punto giusto, offrendo una prestazione più che dignitosa davanti ad un manipolo di fans affettuosi ed incitanti. Spinti dall'ottima voce del singer Raffo, i From the Depth danno vita ad una prestazione potente, l'ultima tra l'altro con l'attuale batterista, che più di una volta si prende la sua salva di applausi meritati. In forma e convincenti, a parte dei suoni non sempre all'altezza, aspettiamo con ansia l'uscita del prossimo full length, che il Raffo ci ha detto essere già in fase di lavorazione avanzata....
FROM THE DEPTH SETLISTOur music, our souls
Live for today
Kill the king (Rainbow Cover)
Missed
Immortal
The Will To Be The Flame
Nothing To You
Sono circa le 22,30 quando sul palco salgono i
Vision Divine. Sin da subito, la band si dimostra più che in forma, sfoderando una prestazione maiuscola dalla prima all'ultima nota.
Fabio Lione canta come se non ci fosse un domani, e alle sue spalle la band di
Olaf Thorsen non sbaglia una nota, pestando su una setlist ben bilanciata tra pezzi aggressivi e morbidi, tra il presente ed il passato della band. In particolare, i VD vanno a pescare sin dall'omonimo album di esordio targato 1999, offrendo una scaletta quanto mai variegata, per la gioia dei fans presenti. Ed il buon Fabio non sfigura affatto nemmeno sui pezzi che furono di Luppi (che peraltro sembre essere stato avvistato aggirarsi tra il pubblico...), dimostrando a chi ancora non ne fosse convinto la qualità della sua pluripremiata ugola d'oro. Per dovere di cronaca, è da citare come in più di un'occasione il singer scordi i testi delle canzoni, cosa già successa in passato in più di un'occasione, o come, per esempio su "Mermaids from their Moons", spesso preferisca 'segare' qualche acuto di troppo per recuperare un pò di fiato. Un plauso particolare alla 'macchina'
Bissa dietro le pelli, autore di una prestazione da capogiro, ma in generale i Vision Divine dimostrano ancora una volta di essere un combo dal tasso tecnico ed esecutivo indiscutibile, oltre che autori di songs che resistono benissimo alla prova del tempo.
VISION DIVINE SETLISTS'io fosse foco
The Dream Maker
Beyond the Sun and Far Away
The Streets of Laudomia
Violet Loneliness
Colours of my World - Secret of Life
A Touch of Evil (Judas Priest Cover)
Of Light and Darkness
Vision Divine
Message to Home
Taste of a Goodbye
The House of the Angels
Lighthouse
Mermaids from their Moons
The Ark
Send me an Angel
Clicca qui per vedere la galleria foto completa, a cura di Matteo Bendandi per Metal Hammer Italia(Edited on 24th February 2015)
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