Live report del concerto dei Supercharger tenutosi il 15 Settembre 2015 presso il Freakout di Bologna.A distanza di pochissimi mesi dalla precedente tranche europea che ha portato la band ad esibirsi in Italia per tre appuntamenti live, i danesi
Supercharger tornano alla carica imbarcandosi in una nuova esperienza on the road con questo “
Rebels Of Scandinavia Tour”, portando con sé due gruppi di tutto rispetto, entrambi svedesi: le
Thundermother e gli
Scams. Nonostante la massiccia promozione sui vari social e sui maggiori canali di informazione, la sfortuna ha giocato un tiro mancino a questi tre validissimi act: l’evento, caduto di lunedì, purtroppo ha riscosso un’affluenza nettamente inferiore rispetto agli iniziali pronostici, chiamando a raccolta a malapena 50 paganti che, forti di un grande entusiasmo e in attesa di fare del sano, genuino casino, non si sono persi d’animo e hanno dimostrato che non importa la quantità ma bensì la qualità; infatti, nonostante l'esiguità della platea, i partecipanti si sono fatti notare compensando gli spazi con un’energia inesauribile e coinvolgente dall'inizio alla fine.
Non appena varcato l’ingresso del Freakout club di Bologna, ci appare chiaro come l’atmosfera della serata si stia scaldando sempre di più, nonostante all’interno del locale non vi sia ancora nessuno, troviamo infatti solamente le band che sistemano i rispettivi strumenti in uno stanzino situato al lato del palco e la vivacissima merch-girl intenta a fissare le ultime magliette sulla parete alle sue spalle. C’è giusto il tempo di sorseggiare una birra o un analcolico per i più esigenti ed ecco che la serata prende finalmente vita. Le
Thundermother sono la prima band ad esibirsi questa sera. Capitanate dalla grintosissima Clare Cunningham, il quintetto svedese prende possesso del palcoscenico e con “
Deal” dà inizio alle danze. Da subito si denota come la band sia affiatata e molto coesa e, nel corso della mezzora scarsa messa a loro disposizione, offre uno show veramente memorabile! L’attenzione è tutta catalizzata su queste ragazze, in particolar modo sulle due biondissime chitarriste, l’esuberantissima Filippa Nassil e l’italiana Giorgia Cartieri, veronese di nascita e svedese d’adozione, entrambe concentrate sulla propria performance ma, allo stesso tempo, propense a trascinare un’audience visibilmente entusiasta del quintetto. La setlist delle nostre ragazze tutto pepe si concentra maggiormente sull’ultima fatica discografica, “
Road Fever”, che, nel giro di pochi mesi, ha riscosso un successo internazionale veramente sbalorditivo. Tra i tanti brani, impossibile non menzionare la freschissima “
It’s Just A Tease”, che ha visto per l’appunto la founder member della band Filippa Nassil imbracciare il proprio strumento e scendere dal palco per animare ulteriormente gli astanti, la bellissima “
Rock N Roll Disaster” e la conclusiva “
Shoot To Kill”. Un’esibizione calda, coinvolgente, che ha messo ancora più in luce l’enorme talento di questo quintetto “all-female” e che ha dato prova che il rock n roll può essere anche suonato da chi non porta i baffoni lunghi e mozzicone di sigaretta tra i denti. Una prova esemplare che, si spera, possa essere replicata e attesa il prima possibile!
Scaletta:Deal
FFWF
Dangerous Kind
Cheers
Enemy
Tease
Rock N Roll Disaster
Shoot To KillTerminata la parentesi rock-n-rolleggiante delle Thundermother, è il turno degli svedesi
The Scams. La band capitanata da Daniel Kvist (il cui aspetto fisico e presenza scenica, non ve lo nascondo, mi ricorda tantissimo la versione ‘grezza’ di Myles Kennedy degli Alter Bridge) fa il proprio ingresso in maniera molto pacata, rilassata per poi esplodere da lì a poco con “
Bombs Away”, titletrack del loro ultimo album (2012). Il combo di Växjö offre una strana miscela di hard rock e rock n roll, che spesso spazia dal blues al punk/heavy metal e che, in parte, sembra voler omaggiare le grandi brani degli anni ’70; una proposta, questa, che sembra particolarmente sentita dal pubblico presente in sala questa sera. Incuranti della scarsa affluenza, i nostri offrono uno show coinvolgente, adrenalinico e piuttosto singolare e presentano una scaletta ricca, ben bilanciata tra i brani dei primi lavori della band (“
Fuck Me Like A Priest”, “
Die Tonight” da “
Rock And Roll Krematorium”) e dell’ultimo full length, di cui menzioniamo “
Thrill Is On”, “
I’m not Alone” e “
Pour Me One More”. Un ottimo debutto, questo, per gli svedesi, qui al loro secondo show nel nostro paese, una vetrina che, speriamo, possa aiutare la band a guadagnare una maggior attenzione da parte di un pubblico ancora alla ricerca di nuovi act da scoprire.
Scaletta:Bombs Away
Beaten Back To Life
Heavy Load
Get Up And Move Along
Noise Booze
Thrill Is On
Pour Me One More
I’m Not Alone
Die Tonight
Fuck Like A Priest
Killer MachineDopo la performance degli svedesi si passa al piatto forte della serata. Come citato all’inizio del nostro articolo, l'ultimo appuntamento live dei
Supercharger nel nostro paese risale a pochissimi mesi e, forti di nuova linfa vitale rappresentata dal nuovo innesto
Vinc Lan Johnson, subentrato poco prima di questo “Rebels Of Scandinavia Tour”, i nostri tornano ad omaggiare l’Italia con il loro mix esplosivo di hard rock, sleaze, metal e boogie woogie. Grandissima era la curiosità volta a questa band, soprattutto visti i racconti di chi, prima di me, ha più volte assistito a molti show del quintetto danese e, con mio grosso stupore, a fine serata non potrò che essere d’accordo con le testimonianze illustratemi nel corso della serata. “
Suzi The Uzi” dà il via alle danze per il combo di Copenhagen, da subito la band appare energica e bella affiatata, nonostante la stanchezza derivata dalla serata precedente svoltasi a Verona. Anche per i danesi la scaletta si basa sostanzialmente sull’ultimo disco della band, “
Broken Hearts And Fallaparts”, di cui verranno presentati 6 brani, tra cui l’opener “Like A Pitbull”, la coinvolgente “
Hungover In Hamburg”, “
Five Hours Of Nothing” e “
Blood Red Lips”, tutti particolarmente sentiti in sala e cantati all’unisono da ciascun spettatore. Nel corso dell’abbondante ora a loro affidata, l’ensemble offre uno show veramente esilarante e adrenalinico che raggiungerà il proprio picco nell’esecuzione della doppietta conclusiva “
Heart On Overdrive” e “
Hell Motel”, dove gli stessi membri della band cercheranno di coinvolgere ulteriormente la propria audience rendendola partecipe dei rispettivi ritornelli dei due brani proposti in questa sede live. Un live, questo, dove l’adrenalina la faceva da padrone, rimanere fermi e limitarsi a guardare distrattamente sarebbe stato un grosso errore! Un grosso plauso va dato sicuramente al nuovo vocalist della band (che sappiamo entrerà in pianta stabile a brevissimo), il quale è riuscito ad imparare la scaletta e le rispettive canzoni in tempi celerissimi (il cantante è stato reclutato poco meno di un paio settimane prima dell’inizio del tour) e ha dimostrato un’energia, un’adrenalina che pochi cantanti attuali riescono ancora a sfoggiare. Sorridenti, ammalianti e con un animo veramente fiero, i Supercharger si congedano elegantemente per poi ripresentarsi poco più tardi off stage, dove si sono concessi per la classica foto di rito o una simpatica chiacchierata. In attesa di un nuovo appuntamento dal vivo, noi della redazione di Metal Hammer Italia vi invitiamo a tenere sott’occhio questa band e, come si dice, “
rock n roll will never die, it will always live!”.
Scaletta:Suzi The Uzi
Rise And Fall
I’m High
Are You Satisfied?
Like A Pitbull
Hungover In Hamburg
Rulers of The
Five Hours
Blood Red Lips
Heart On Overdrive
Hold On Buddy
Hell Motel