(01 maggio 2008) Homerun - 1 Maggio 2008 (Heineken, Castellanza - VA)

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Provincia:VA
Costo:non disponibile
Qualche mese fa avevo recensito in termini molto favorevoli il debut album di questa nuova e interessante realtà varesina. Gli Homerun suonano hard rock, sono forse un po’ troppo simili ai Gotthard, ma hanno sicuramente energia da vendere e il loro lavoro d’esordio “Don’t stop” si attesta come una delle uscite più interessanti di quest anno nel panorama italiano.

Al momento il gruppo è impegnato in una serie di date di presentazione del lavoro, e io ne ho approfittato per andare a testarli di persona all’Heineken di Castellanza, locale che si trova ad appena un paio di chilometri da casa mia.

Non c’è molta gente, ma i presenti sono tutti lì per loro e quindi la serata si preannuncia divertente. Si comincia verso le 23.30 e come da copione i nostri attaccano con “Full throttle”, immediatamente seguita da “Rolling”. I suoni sono abbastanza buoni, e la potenza sprigionata dalla band è quella giusta. La sezione ritmica viaggia che è un piacere, e anche i cori funzionano benissimo, nonostante il singer Matt Albarelli non sia proprio in forma smagliante.

Nell’arco dell’ora scarsa di spettacolo, vengono proposti tutti i brani di “Don’t stop”: oltre alle due già citate, colpiscono positivamente anche la title track (il pezzo migliore, per chi scrive), le divertenti “Baby” e “I wanna rock you” e la ballata “Only love”. In versione live, tutti i brani confermano il loro valore, e vengono anche dilatati sapientemente da soli e parti strumentali varie, che donano loro maggiore dinamicità.

Unica nota negativa: i sei sono ancora piuttosto legnosi e contratti sul palco, ma sono sicuro che si tratti di un difetto dovuto all’inesperienza, e che potrà essere corretto man mano che le esibizioni diventeranno più frequenti. Purtroppo non hanno ancora avuto molto tempo per preparare delle cover che vadano ad infoltire la setlist: in chiusura viene proposta solo una buona versione di “Hush”, dopodichè, per soddisfare le richieste di bis, sono costretti a suonare un’altra volta “Don’t stop”.

Un buon concerto nel complesso, da parte di un gruppo dagli ampi margini di miglioramento, ma che sta dimostrando già ora di poter dire la sua. Appuntamento alla prossima...
Report a cura di Luca Franceschini

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