Mi duole dirlo, ma abbiamo visto due concerti diversi. Gli Artillery nel 2008 sono una pallida e incartapecorita copia di quelli che si videro nel tour di "B.A.C.K.", e non si avvicinano nemmeno lontanamente ai fasti dei primi '90. A parte una buona "Khomaniac", i brani presi da "By Inheritance" sono stati distrutti da una performance legnosa e da una preparazione discutibile degli stessi Stutzer. Una "R.I.P." non è certo facile da suonare; potevano quantomeno prepararsi con largo anticipo a questi concerti. Adamsen seppellisce Ronsdorf? Non scherziamo, gli Artillery furono i fratelli Stutzer e Flemming Ronsdorf, con la sua timbrica unica, personale. Questo Adamsen è tecnico, indubbiamente più preparato, sicuramente regge un concerto intero, ma Flemming era il trademark degli Artillery, senza il quale finiscono oggi per essere una band come tante altre.
Io direi che abbiamo valutato il concerto da due punti di vista differenti: tu da quello del fan, io da spettatore "occasionale". Personalmente i tre album pubblicati dai danesi non mi hanno mai fatto impazzire anzi, ritengo che all'interno della produzione thrash "storica" possano essere catalogati tra i lavori meno essenziali. Per quanto riguarda Rönsdorf, il suo timbro non mi è mai andato a genio. Tra i cantanti thrash europei è quello che più mi è indigesto.
Ciao Luca, come te anche io sono stata spettatrice del Revenge of True Metal, ho avuto modo di vedere parte della prima giornata e interamente la seconda. Premetto che si tratta della prima volta che mi sono recata di persona a vedere il festival, nonostante lo conoscessi già da prima; la seconda giornata è stata improntata al "thrash", direi proposto da più gruppi allo stesso modo con brani indistinguibili fra loro. Per quanto riguarda i vercellesi Alltheniko (il cui nome penso sia originale), penalizzati dal suono generale che ne usciva, ritengo abbiano proposto brani validi e vari, forse poco adatti ad un pubblico che voleva solo pogare senza curarsi dell'esecuzione...(vedi Warmonger assolutamente scordati ma apprezzati) Concordo invece sul giudizio espresso per gli Artillery, Saluti Metallici
Rettifico un po' il LIVE reports perchè booh... mi sa che abbiamo visto 2 concerti diversi... il Festival è improntato sull'Old SChool, lo si capisce dal nome e dal bill, perciò tutte le bands che hanno suonato suonano '80! non c'è da stupirsi! :D EXECUTIONER: estremamente migliorati e compatti, non erano un'accozaglia di suoni, logico che se non si gusta il Thrash di matrice tedesca underground '80 sulla scia di gruppi come Violent Force, Poison e una certa scia di Thrash Americano estremizzato non si possono apprezzare loro.. che nonostante l'età giovanissima (appena ventenni con 3/5 della fomrazione addirittura sotto i 20 anni), sciolinano un concerto breve ma violentissimo.. senza cedere... WARMONGER: uno dei più grandi gruppi Thrash underground Italiani che se la sono vissuta al di fuori del mainstream alla faccia di una certa scena tutta Italiana se ne vanno e salutano il pubblico con un concerto da pelle d'oca.. si sentono tutte le influenze del Thrash tedesco, di una certa scia HxC punk (Deathfreaks su tutte) e dei Whiplash americani.. il basso rimane scordato per neanche 1 canzone finchè poi non si accordano e continuano lo show, prendendo canzoni da tutti i loro demo e SPlit.. e la gente poga e si massacra nonostante il temmpo non proprio bellissimo... DEATH MECHANISM : altro gruppo che se ne fotte di molte cose (difatti sono distribuiti in America e sud america .. ma nesusno lo sa :D) sale sul paloc in ritardo.. ma non si predono d'animo e praticamente anniliscono la folla con 35min di canzoni attaccate e sparate a velocità assurde senza UNA pecca, UN cedimento.. un grandissimo gruppo Italiano senza alcun dubbio.. FINGERNAILS: beh.. malcagati, snobbati (alla faccia di Extrema che non commento) con una storia invidiabile per scelte di coerenza e di vita, Punk, Thrashers, salgono sul palco e danno lezioni di storia e di attitudine al pubblico.. loro suonavano quando mezza gente non era ancora nata.. da imparare.. ALLTHENIKO: boh.. non si sa che succede.. smorti.. la gente non accoglie il messaggio e beve allegramente ... ... ARTILLERY: delle macchine.. nulla da dire.. insomma una panoramica su un Underground Italiano che rifiuta il mainstream, rifiuta i compromessi, i modernismi, e quant'altro questi "bellisimi" ultimi 20 anni ci hanno regalato.. in Germania gli farebbero un monumento a queste bands (che difatti hanno suonato pure in Germania).. purtroppo per loro in Italia c'è solo il Revenge il Play It Loud.. e la voglia di promuoversi all'estero, visto che qua siamo rimasti indietro.. nonstante si pensi di essere avanti..
io trovo che gli executioner abbiano raggiunto l'obiettivo di ogni band: aver la gente esaltata che sia ammazza sotto il palco. tutto il resto è inutile contorno. inoltre trovo vergognoso che i warmonger siano stati definiti "noiosi". è la prima persona che sento con questa idea, c'era invece tantissima commozione nell'aria, e il pubblico era molto preso dal concerto, tanto che nessuno si è allontanato di un passo nonostante il diluvio. è assolutamente ingiusto che una band del loro calibro venga trattata così, forse chi scrive non ha la minima idea della passione che quei ragazzi hanno sempre messo in quello che fanno. quest'articolo più che da un fan metal sembra scritto da un'opinionista di costanzo.