Sulla band svedese, icona rock degli anni’80, si è detto e scritto praticamente di tutto. Molti di noi hanno mosso i primi passi nel mondo dell’Heavy Metal grazie alla hit “
The Final Countdown”, molti altri che non hanno vissuto quel periodo, si limitano a canticchiare quel “motivetto”, altri ancora non senza una certa dose di ironia, si domandano se questi vecchietti suonano ancora.
Alzi la mano chi di noi non ha iniziato ad ascoltare heavy-metal anche grazie a "
The Final Countdown".
Alzi la mano chi in quel periodo pur non ascoltando heavy metal/hard rock che dir si voglia, non abbia mai canticchiato il famosissimo ritornello... forse primo vero "tormentone" della storia musicale, non a caso ancora oggi è una delle hit più gettonate ad ogni 31 dicembre!
In fin dei conti stiamo parlando di un periodo storico al quale questo album a suo modo ha contribuito non poco, perché nato negli anni d'oro dell'Heavy Metal, ma non solo, è stato anche un periodo magico, unico sicuramente irripetibile.
Questo breve preambolo è stato doveroso per poter rendere l'idea dell'importanza che un evento simile ha avuto su molta gente nata negli anni 70.
Ed ecco dunque perché nel momento in cui gli
Europe hanno annunciato il tour di "The Final Countdown" morti di noi non hanno potuto fare a meno di essere presenti il 20 novembre all'
Alcatraz di Milano!
Scherzo del destino "calcistico" ha voluto che nella stessa data a Milano ci fosse il derby meneghino, che in qualche modo avrebbe potuto condizionare l'affluenza della gente al Club di via Valtellina, e invece niente di tutto ciò!
Alctraz gremito in ogni ordine di posto, sold out e biglietti introvabili già da qualche mese! E' stata davvero una bella sorpresa.
Andiamo con ordine, è doveroso spendere anche due parole sui
Tax The Heat, band britannica con un album all’attivo
"Fed to the Lions", fresco di pubblicazione. La band, alla quale non manca una certa dose di spavalderia, ci propone un Rock ’n Roll onesto, in cui non mancano contaminazioni blues rock. Inutile negare che per questi ragazzi è stata una grande opportunità poter suonare in questo tour, e sicuramente ne sentiremo ancora parlare in futuro.
Only Europe can... deliver... the ultimate The Final Countdown FROM 1986!Finalmente dopo una febbrile attesa arriva il momento, tanto atteso, degli
Europe, ma prima del "revival" bisognerà aspettare ancora un pò, infatti per l'occasione la band svedese ha deciso di suonare per intero anche l'ultimo album,
War of Kings, decimo capito della loro trentennale carriera, uscito solo un anno fa.
Pronti via, si parte con “
Hole in My Pocket”, seguita nell’ordine da
“The Second Day” e “
Praise You”. Il pubblico presente partecipa entusiasta, dimostrando di apprezzare il nuovo lavoro, si prosegue senza sosta ed è il turno di “
Nothin' to Ya” alla quale segue “
California 405” con Joy Tempest in versione “guitar hero”. La struggente “
Angels” arriva al momento giusto, per permettere al pubblico di ricaricare le batterie. Personalmente trovo questo pezzo di una malinconia unica, una canzone che ho amato fin dal primo ascolto capace di coinvolgere l’ascoltatore dalla prima all’ultima nota. Ed è con immenso piacere che posso affermare, che anche in sede live le sensazioni sono state le stesse! Si riparte con la rockeggiante “
Days of Rock 'n' Roll“ in scaletta troveremo anche “
Children of the Mind”, “
Rainbow Bridge” la strumentale e intensa “
Vasastan” con un
John Norum immenso! Arriva anche il momento “
Light It Up”, ne manca solo una all’appello, la title track “
War of Kings” che per l’occasione chiude la prima parte dello show
Nonostante il grande coinvolgimento dei fans anche durante la prima parte della serata, è inutile negare che l'attesa di tutti i presenti è rivolta al momento in cui inizieranno le note di
The Final Countdown!
Dai due mega schermi che dominano il palco inizia un countdown che parte dal 2016, proponendoci tutti gli artwork dei dischi della band, ormai l’attesa è finita, inizia il viaggio nel tempo, che ci riporta in un istante nel 1986! E si parte col botto! Una delle melodie più famose dell’Hard Rock/Heavy Metal, il pubblico in sala è in delirio, il riff di tastiere di “
The Final Countdown” apre ufficialmente la seconda parte del concerto, questa è una canzone speciale, una canzone con una vita a sé, bastano questi 5 minuti per giustificare un’attesa così lunga, ora si che si può canticchiare a squarciagola quel “motivetto”. Segue la travolgente “
Rock the Night”, brano senza tempo dal sound energico, altra pietra miliare di quell’album glorioso, che chi conosce a memoria, sa che sta per arrivare un altro momento emozionante.
Stiamo parlando della splendida ballad “
Carrie”… la si trovava praticamente in ogni festa di compleanno o in ogni momento in cui si potesse cercare di “rimorchiare”, è anche per questi ricordi, legati a quel periodo che non si può fare a meno che ringraziare gli
Europe di aver scritto queste dieci canzoni! Il coinvolgimento del pubblico è totale, tutti i presenti cantano “
Carrie” a squarciagola. Intanto sui megaschermi scorrono immagini di un tempo che sembra ormai tanto lontano, cinque ragazzini svedesi, dai capelli cotonati, immortalati in giro per il mondo, immagini di vita passata sul palco e in tour, intervallati da spezzoni di video storici. “
Danger on the Track” è il preludio alle successive “
Ninja” e “
Cherokee”, due brani che non hanno bisogno di presentazioni, eseguiti magistralmente, impossibile non emozionarsi durante il solo guitar di “
John Norum”, come è impossibile non emozionarsi con la successiva “
Time Has Come”. Purtroppo siamo giunti in dirittura d’arrivo “
On the Loose”, e “
Love Chaser” chiudono infatti questa serata in cui non sono mancate emozioni, e momenti nostalgici. I capelli cotonati ormai non ci sono più, ne i vestiti sgargianti, ma la band è sempre la stessa di trent’anni fa, con la stessa energia e voglia di suonare. E’ stata una serata densa di ricordi, credo che chiunque abbia un momento da ricordare legato a questo album o ad alcune di queste canzoni, la risposta del pubblico è stata calorosa, un
Alcatraz così pieno non lo si vede tutti i giorni, in fin dei conti, noi tutti lo dovevamo agli
Europe, e questi cinque “ragazzi” svedesi, ci hanno regalato con la loro musica una notte indimenticabile. Alzi la mano ora chi per 40 minuti non ha rivissuto la magia degli anni ’80 e non ha pensato “porca misera com’era tutto più bello trent’anni fa…”
Adesso però è il momento di tornare nel 2016.
SetList:Hole in My Pocket
The Second Day
Praise You
Nothin' to Ya
California 405 (Joey Tempest on guitar)
Angels (With Broken Hearts)
Days of Rock 'n' Roll
Children of the Mind
Rainbow Bridge (Preceded by keyboard solo)
Vasastan
Light It Up
War of Kings
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The Final Countdown
Rock the Night
Carrie
Danger on the Track
Ninja
Cherokee
Time Has Come
Heart of Stone
On the Loose
Love Chaser
(Followed by snippet of "The Final Countdown")